Pediatria

"La sanità degrada sempre di più" - sfogo di una mamma

Su Fb il post della giovane mamma che, preoccupata dai malori improvvisi del figlio di 9 mesi, si trova al telefono con personale indifferente

"La sanità degrada sempre di più" - sfogo di una mamma
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Una giovane mamma si sfoga raccontando le sue esperienze col personale sanitario del reparto pediatrico di Imperia: "La sanità degrada sempre di più".

 

Le parole della donna

Sul gruppo Facebook "Sei di Bordighera se...", l'utente Chiara C. S. racconta la sua esperienza con il personale sanitario pediatrico:

"La sanità degrada sempre di più. L’unica pediatria che abbiamo vicino per le emergenze e dobbiamo sopportare queste cose?
Io mi chiedo: quando si lavora in pediatria non si dovrebbe avere un minimo di sensibilità? Verso i bimbi, verso le neo mamme inesperte che possono spaventarsi di fronte ad una febbre alta seguita da vomito e altri sintomi.
L’ospedale d’Imperia degrada sempre di più in pediatria. Ho avuto solo brutte esperienze! Questa sera ho telefonato, spaventata, di fronte a una febbre improvvisa di mio figlio, di soli 9 mesi, con vomito, per cercare di essere guidata in qualche modo telefonicamente perché, come ho spiegato alla signora maleducata che mi ha risposto al telefono, non ho la macchina.
Mi sono ritrovata al telefono una persona senza un minimo di educazione, nè empatia. Che mi gridava di dare il bimbo in braccio a qualcun altro perché non la smetteva di piangere e così non si poteva parlare, le ho risposto che non potevo, perché ero in casa sola con lui, e mi ha sbuffato. Le ho detto che ero preoccupata perché mio figlio non la smetteva di piangere e dal nulla aveva iniziato con febbre e vomito, e mi sono sentita rispondere “Io che ci posso fare?”. Ho detto che so che la cosa migliore sarebbe portarlo in ospedale, ma che non avendo la macchina, per andare mi poteva portare l’ambulanza, solo che per tornare di notte rischiavo di rimanere per strada con il piccolo, come mi è quasi successo una volta che nessun taxi rispondeva.
A questo punto mi sono sentita dire “Signora non sono fatti miei se lei torna a casa o meno”, “Non sono affari miei come tornerà a casa”.
Ho ringraziato e ho riattaccato perché era inutile continuare a parlare con una donna così. Dopodiché ho chiamato all’ospedale di Bordighera, dove non mi potevano aiutare, ma sono stati molto gentili e disponibili al telefono".

 

Ma non è la sua prima esperienza negativa

La giovane mamma continua lo sfogo raccontando un'altra esperienza passata:

"Non è la prima volta che ho una brutta esperienza nel reparto pediatria d’Imperia: qualche mese fa ci ero andata in ambulanza con il bimbo che aveva la febbre a 39.5, constatata in ambulanza e in pronto soccorso appena arrivati.
Una volta saliti in pediatria ci fanno attendere perché c’erano altri bimbi davanti, ed esce un infermiere a misurare la febbre a mio figlio sotto al braccio. L’aveva misurata in 2 secondi, dicendo che mio figlio non aveva niente, che aveva 37 di temperatura. Io ho subito risposto che non era possibile perché 15 minuti prima era stata misurata di sotto e aveva 39.5. Quindi chiesi gentilmente all’infermiere di rimisurarla, ma lui si rifiutò, dicendo che mio figlio non aveva niente.
Io mi ero portata in borsa il nostro termometro e rimisurai subito: 39.5! Lo dissi subito all’infermiere, ma niente da fare, non mi voleva dare retta.
Una volta ricevuti dal dottore scoprimmo che il caro infermiere aveva messo il termometro al contrario.
Certe cose a una mamma danno davvero tanta rabbia, anzi, impotenza!
Se scegliete di fare i medici/infermieri  è perché vi piace prendervi cura delle persone, e se vi piace prendervi cura delle persone dovete essere anche gentili e disponibili.
Non esiste solo il covid."

 

I commenti

Sotto al post in cui la donna si sfoga, altri utenti raccontano la loro esperienza ed esprimono il loro stupore nel leggere tali episodi.

 

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