L'ex ministro Roberto Speranza a Sanremo ospite della Cgil. Tavola rotonda con la segretaria Spi Tania Scacchetti

Una "Piazzetta dei Diritti" (la sede Cgil di via Pallavicino a Sanremo) gremita questa mattina per la tavola rotonda con l'ex ministro della Salute Roberto Speranza. L'occasione era la presentazione del libro dell'ex ministro Pd "Perché Guariremo". Oltre a svelare alcuni dei contenuti e la genesi del libro, che racconta dall'inizio alla fine gli anni della pandemia che si è trovato a gestire, Speranza - giunto a Sanremo con la scorta, per le minacce dei no vax - ha sottolineato in particolare il cambio di rotta intrapreso dall'attuale Governo in tema di Sanità. Alla Tavola rotonda, moderata dal direttore de La Riviera Andrea Moggio, ha partecipato anche la segretaria generale dei pensionati della Cgil, Tania Scacchetti, che ha sottolineato a sua volta la problematica sanitaria, quelle dei pensionati, di una popolazione che invecchia e quindi anche delle difficoltà future per il sistema previdenziale del nostro paese.

"Il Governo ha ridotto l'investimento nella sanità pubblica. Ecco perché"

"Se in valore assoluto il Governo sostiene di aver destinato più risorse alla sanità - ha detto l'onorevole Speranza - è vero quanto è vero che tutti i governi precedenti hanno investito sempre somme maggiori rispetto agli esercizi precedenti. Questo perché aumentano i costi e di conseguenza aumentano gli stanziamenti". Ma il vero termometro - ha sottolineato l'ex ministro - "è il rapporto rispetto al Pil. E mentre durante la pandemia, con il Governo Conte e poi Draghi, si era portato l'investimento nella sanità al 7,4% del Pil, l'attuale governo è tornato al 6%".

Ha poi aggiunto a proposito del libro: "Questo libro è soprattutto un appello in difesa del nostro servizio sanitario nazionale, che è la cosa più preziosa che abbiamo. E io sono molto preoccupato perché avevamo detto tutti "mai più tagli, mai più disinvestimenti, considerare la sanità una cenerentola. In quegli anni avevamo investito tanto in termini di risorse, mentre oggi si sta tornando indietro".

Presenti tra il pubblico, tutti i vertici della Cgil, dal segretario Tomatis ai suoi predecessori Fulvio Fellegara (attuale vice sindaco di Sanremo) ed Enrico Revello, il segretario pensionati Spi imperiese Garibaldi.

Speranza ha poi raccontato alcuni aneddoti - contenuti nel libro - sia legati ai primi giorni della pandemia, sia riferiti ai primi incarichi politici da parlamentare: "Quando decidemmo le prime restrizioni per limitare il contagio decisi di mettere al corrente i leader dell'opposizione, in particolare Berlusconi, Meloni e Salvini. Berlusconi fu molto disponibile fin da subito, Meloni, che conoscevo dagli anni delle battaglie giovanili su fronti opposti anche, Salvini non mi ha mai risposto al telefono". E ancora su Berlusconi: "Lo avevo incontrato sei anni prima, durante le consultazioni con il presidente Napolitano per formare il Governo. Io ero un giovanissimo capogruppo dei parlamentari Pd, avevo 34 anni e accompagnavo Pierluigi Bersani e Zanda. Ci incrociammo al Quirinale, Bersani mi presentò e Berlusconi mi disse: "Ha un faccia da bravo ragazzo, cosa ci fa con questi comunisti, venga giù con noi"