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Maxi esercitazione a Imperia

Dall'accordo di Italia, Francia e Principato di Monaco un piano per arginare l'inquinamento marino e costiero

Maxi esercitazione a Imperia
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Grandi manovre domani nelle acque antistanti il porto di Imperia dove la guardia costiera svolgerà un'esercitazione per la lotta agli inquinamenti marini e costieri e per la protezione della
biodiversità.

Dall'accordo di Italia, Francia e Principato di Monaco un piano per contrastare l'inquinamento

L'esercitazione rientra tra le attività del RAMOGE, l'accordo siglato nel 1976 da Italia, Francia e Principato di Monaco per contrastare l'inquinamento marino e costiero; un piano che prevede che ogni anno venga svolta un'esercitazione antinquinamento dai tre paesi aderenti al fine di testare la capacità dell’organizzazione di risposta e il livello di coordinamento tra le diverse strutture nazionali ed internazionali.

L’esercitazione di quest’anno, coordinata dall'Italia, come già descritto nei giorni scorsi,  prevede una doppia situazione emergenziale: inquinamento da fuel oil e inquinamento da HNS (Hazardous and Noxious Substance), cioè le sostanze diverse dal petrolio ma che sono comunque dannose per l'ecosistema marino.

Questo lo scenario apocalittico ipotizzato

Lo scenario in atto domani prevede l'intervento in favore di una nave cisterna carica di soda caustica, in transito in acque nazionali italiane a largo della costa ligure, a bordo della quale si è verificata un'esplosione le cui cause sono ad ora sconosciute. L'incidente non ha causato feriti ma ha aperto nello scafo una falla e grandi quantità di olio combustibile e soda caustica si sono riversate in mare.

Nel corso dell’esercitazione verranno attivati ben tre sistemi previsionali dello spostamento degli idrocarburi, messi in campo dal Ministero della transizione ecologica, tramite la società convenzionata Castalia s.c.p.a., dall’ARPAL Liguria e dalla Direzione Marittima di Genova (con il supporto tecnico di IAS-CNR di Oristano). L’esercitazione RAMOGEPol riguarda solo l’attività in mare ma il Ministero ha voluto proporre alla Prefettura di Imperia e agli enti territoriali della Liguria, che hanno prontamente accettato, di partecipare all’evento, simulando la pulizia della costa, in caso di spiaggiamento dell’idrocarburo, aumentando così l’aderenza dell’esercitazione alla realtà.
Pertanto, la Prefettura di Imperia, con il supporto della Regione Liguria e del Comune di Imperia, coordinerà la pulizia di una spiaggia, con 100 volontari specificatamente formati dal Dipartimento di protezione civile con Legambiente, nell’ambito del progetto Neptune III.

 

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