La cerimonia

Miriam Colombo a Roma con il presidente Mattarella per l'Ordine al Merito

La giovane lotta da sempre contro la fibrosi cistica. Il suo impegno nella raccolta fondi per la ricerca ha commosso tutti

Miriam Colombo a Roma con il presidente Mattarella per l'Ordine al Merito
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Miriam Colombo Oggi a Roma la consegna ufficiale dell'Ordine al Merito, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

Miriam Colombo Calaviere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

La giovane studentessa di Medicina di Ospedaletti, affetta dalla fibrosi cistica, ha ufficialmente ricevuto l'onorificenza dalle mani del Capo dello Stato, a margine del suo impegno nelle sensibilizzazione sulla grave e rara malattia e dell'aiuto che la ragazza, poco più che ventenne, ha fornito alla ricerca, grazie a una serie di iniziative condotte al fianco della sua famiglia e numerose raccolte fondi promosse sui suoi canali social. Recentemente, la giovane era stata anche testimonial, sulla Rai, della maratona Telethon.

 

 

Le motivazioni dell'onorificenza

«Miriam- si legge nelle motivazioni per il conferimento dell'onorificenza a Cavaliere dell'Ordine al Merito- è affetta da fibrosi cistica. Oltre a curarsi e a vivere con una patologia grave, studiare con profitto al liceo, malgrado continui ricoveri (156 giorni solo nel 2016), ora frequenta la facoltà di Medicina. Trova il tempo da dedicare alla raccolta fondi sui social e nei vari eventi per le onlus legate alla sua malattia, raccogliendo migliaia di euro ogni anno e coinvolgendo spesso le scuole che ha frequentato».

 

"Il mio valore aggiunto più grande"

Toccanti le parole della giovane scelte per una coraggiosa confessione: la sua malattia è, prima che un tragico ostacolo, il suo valore aggiunto più grande, che l'ha definita nel corso degli anni ed è il motore che le permette di non cedere mai.

«Quando le persone mi chiedono come io faccia- ha detto Miriam Colombo-, rispondo che è semplicemente la passione a spingermi a continuare a lottare. La forza di volontà, volere è potere, insomma, chiamiamolo come più ci piace... è tutto. Se sono quello che sono, è soprattutto grazie alla fibrosi cistica, che considero essere il mio valore aggiunto più grande»

 

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