Nella parrocchia di San Marco Evangelista, a Camporosso, gremita di bambini, ragazzi e giovani, famiglie e adulti, della comunità parrocchiale ma anche di altre zone “in un clima di gioia e commozione palpabile”, ieri sera (mercoledì 24) è stata accolta, durante la celebrazione dell’Eucaristia, la reliquia di San Carlo Acutis, reliquia che resterà per sempre nella parrocchia.
“‘Non io, ma Dio’” – afferma il parroco don Luca Ghirardelli, parafrasando le parole di Carlo Acutis – e così ci piacerebbe che fosse anche per noi tutti: al centro il Signore della vita, dal quale proviene ogni cosa. Chiediamo a San Carlo che accompagni le nostre vite, in particolare quelle dei nostri bambini e ragazzi affinché possano crescere in età, sapienza e grazia; originali, non fotocopie”.
Chi era Carlo Acutis
Carlo Acutis era un ragazzo milanese appassionato di informatica, che usava internet per diffondere la fede e documentare i miracoli eucaristici. Morì a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, offrendo le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.
La sua vita, semplice ma intensa, colpì per la profonda devozione all’Eucaristia e per la sua generosità verso i poveri. È stato beatificato ad Assisi nel 2020 e canonizzato da nel 2025. È venerato come “il patrono del web” e modello per i giovani.
Fabrizio Tenerelli
GUARDA LA GALLERY (3 foto)


