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«Pool» di medici sanremesi raccoglie 5mila euro da destinare al Madagascar

La serata di beneficenza è il secondo capitolo di una storia iniziata lo scorso agosto con la visita nelle isole malgasce di una task-force di medici sanremesi

«Pool» di medici sanremesi raccoglie  5mila euro da destinare al Madagascar
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«Pool» di medici sanremesi raccoglie 5mila euro da destinare al Madagascar

Serata benefica, lo corso venerdì, al circolo Golf degli Ulivi, sotto l’egida dell’Inner Wheel (con la collaborazione dei club Rotary, Rotaract e Lions cittadini), per sostenere il progetto di assistenza sanitaria «Giovanna per il Madagascar», nella grande isola africana. Nel corso della cena e della successiva lotteria, raccolti circa 5mila euro da destinare ai vari centri aperti n Africa da Isa Monti, donna milanese di 84 anni che ha deciso di dedicare la sua vita alla cura di diabete (e altre patologie), in seguito alla morte della figlia 30enne proprio in seguito alla patologia.

Medici sanremesi per due mesi in Madagascar

La serata di beneficenza è però il secondo capitolo di una storia iniziata lo scorso agosto con la visita nelle isole malgasce Nosy-Be e Nosy-Komba di una task-force di medici sanremesi- i coniugi e dentisti Flavio Balestra e Emanuela Gandolfo (accompagnati dai figli che hanno avuto parte attiva nel coinvolgere i giovani locali in diverse attività e nell’apprendimento dell’italiano) e il collega Silvio Emanuelli con la moglie, medico di base, Paola Bracco- “capitanati” da Enzo Raimondo, altro dentista della Città dei Fiori che, ogni anno, “presta servizio” per due mesi in Madagascar e che, dunque, ha fatto un po’ da guida.

Il pool ha effettuato visite in uno studio a Nosy-Be, di proprietà dello stato malgascio e in un centro a Nosy-Komba, costruito, insieme ad altri servizi fondamentali- come le linee elettriche- da un italiano. Dalle testimonianze dei medici emerge una situazione particolare: nel centro, abitualmente toglie i denti un muratore, la domenica. E, nella sala operatoria, scorrazzano i polli. Comunque, l’impressione è positiva dal punto di vista umano: che cosa ha colpito i volontari sanremesi? I malgasci sono “brave persone”, di cuore e cordiali, ma vivono in una povertà estrema e in ogni angolo sci sono bambini, bambini che paiono addirittura abbandonati. Questi minori sono stati coinvolti in una serie di attività: dallo studio della lingua italiana, a giochi, a escursioni programmate. I sanitari hanno anche effettuato delle visite nei centri di «Giovanna per il Madagascar» dedicati al diabete, al rachitismo con piede torto- che è una piaga in Madagascar e colpisce un numero elevato di bimbi- e un centro d ginecologia per aiutare le donne a partorire in sicurezza.

Non è tutto: il team medico ha visitato anche una casa famiglia gestita da un ordine di suore.  Sicuramente alcuni dei professionisti sono pronti a tornare il prossimo anno e a ripetere l’esperienza.
Nel frattempo, non resta che i grande cuore de sanremesi, sia quelli in prima linea in Africa, sia quelli che hanno partecipato alla cena di venerdì, sia quelli che hanno fornito i bei doni oggetto della lotteria. E un messaggio, per raggiungere i giovani e farli partecipare i prossimi anni: «Farà bene a voi e al Madagascar».

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