Ambiente

Primi risultati del progetto Hanbury’s Blue&Green

Nell’ambito del progetto vengono realizzati interventi coordinati di rinaturalizzazione degli ecosistemi terrestri e marini

Primi risultati del progetto Hanbury’s Blue&Green
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Il progetto finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo

Sono positivi i primi risultati del progetto Hanbury’s Blue&Green coordinato dall’Università di Genova e finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Simbiosi - Insieme alla natura per il futuro del pianeta” che sostiene progettualità finalizzate a promuovere la tutela attiva, consapevole e concreta del capitale naturale, aumentando la resilienza dei sistemi naturali e rigenerando la biodiversità.

Il progetto vede il coinvolgimento di soggetti rappresentativi del mondo accademico (Università di Genova e Università di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari), l’ente territoriale competente (Comune di Ventimiglia), soggetti specializzati nella comunicazione e nella cooperazione territoriale (Agenzia di sviluppo LAMORO), operatori impegnati direttamente in attività di fruizione e valorizzazione dei valori ambientali e culturali terrestri (Società Cooperativa OMNIA) e marini (Associazione Sportiva Pianeta Blu).

Il progetto Hanbury’s Blue&Green promuove l’importanza di una gestione integrata che tuteli valorizzi il patrimonio culturale e naturale dell’Area Protetta Regionale dei Giardini Botanici Hanbury comprensiva dell’Area di Tutela Marina di Capo Mortola (Ventimiglia) e delle Zone Speciali di Conservazione “Capo Mortola” e “Fondali Capo Mortola - San Gaetano”, il cui ente gestore è l’Università degli Studi di Genova.

Le due Zone Speciali di Conservazione fanno parte della Rete Natura 2000 e si estendono per circa 50 ettari a terra e 339 a mare. Esse si sovrappongono all’Area Protetta Regionale dei Giardini Botanici Hanbury, istituita nel 2000 di circa 20 ettari a terra e 462 a mare e indicata come “Area di Tutela Marina di Capo Mortola”.

Nell’ambito del progetto vengono realizzati una serie di interventi coordinati di rinaturalizzazione e di miglioramento della fruizione degli ecosistemi terrestri e marini, mirando a ridurre le pressioni determinate dall’espansione di specie invasive in habitat prioritari ripariali e dagli ancoraggi delle imbarcazioni da diporto sulla prateria a posidonia. Agli interventi di rinaturalizzazione sono affiancate azioni di comunicazione e divulgazione per aumentare la consapevolezza a livello territoriale - e non solo (considerata la frequentazione internazionale dei Giardini Botanici Hanbury) - del valore del capitale naturale, dei problemi ambientali e delle Nature Based Solutions in un quadro di potenziamento della sostenibilità e di contrasto agli effetti negativi del cambiamento climatico.

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