Secca di Santo Stefano al Mare

Pulizia sottomarina con il progetto Sea-Ty

Continua il progetto Sea-Ty per promuovere e valorizzare la Secca di Santo Stefano. Oggi recuperate due "reti fantasma".

Pulizia sottomarina con il progetto Sea-Ty
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Continua, a Santo Stefano al Mare, il progetto Sea-Ty, in collaborazione con il comune del piccolo borgo della Villaregia, dell'European Research Institute di Torino, che ha come obiettivo quello di valorizzare e promuovere la secca a pochi chilometri dalla costa. Nello specifico, questa mattina immersione ( a cui seguirà un altro "giro" nel pomeriggio) per pulire l'oasi sottomarina dai detriti lasciati dall'uomo.

 

Progetto Sea-Ty si immerge per pulire la secca di Santo  Stefano al Mare

Durante l'immersione di questa mattina, sono state recuperate due "reti fantasma", ossia quelle che restano impigliate e che i pescatori abbandonano sul fondale. Le reti fantasma sono un rischio per l'ecosistema, perché agitate dalle correnti strappano poseidonia e gorgonie, oltre che a essere un vero e proprio pericolo per gli animali e per i subacquei (spesso, impigliate tra le maglie della rete, si nascondono ami e lenze). Oltre ai biologi e ai referenti del progetto Sea-Ty, tra cui l'ex vicesindaco di Santo Stefano Francesca Notari, al direttore del progetto Franco Borgogno, la biologa Monica Previati, erano presenti anche il consigliere con delega all'ambiente Remo Ferretti, il capo di prima classe della Capitaneria di porto Antonio Giannascoli, il consulente di Regione Liguria Adriano Musitelli, il referente di Rift Check Italia, Ubaldo Pantaleo, Annabella Baldin di Deplasticati e Davide Mortola del Nautilus Diving Club.

 

Il punto con Franco Borgogno

"Il progetto sta andando bene - spiega Borgogno - oggi abbiamo recuperato due reti dal fondale della secca e domani in piazza Baden Powell presenteremo una serie di riprese non solo per mostrare l'effettiva bellezza della secca, ma anche per documentare la necessità di vivere il mare anche a terra e imprimere la necessità di tutelare il mare e la secca". Obiettivo del progetto, partito ad aprile 2020, infatti, è proprio quello di portare il Mediterraneo nella "quotidianità" dei cittadini, come se si trattasse di una piazza, una chiesa, una via. "A settembre organizzeremo - continua - indicativamente verso il 10, un'altra giornata di immersione: meno tecnica, aperta nel limite dei posti disponibili a chiunque abbia il brevetto richiesto per la profondità: sempre per pulire e ammirare la secca e portarla a conoscenza del più alto numero di persone. Sulla stessa lunghezza d'onda - conclude - in autunno inizieremo un'attività divulgativa nelle scuole".

 

Reti e immondizia: un fenomeno diffuso

"Questa zona - spiega Davide Mortola del Diving Club - è molto ricca di pesce, per questo molti pescatori vengono qui. Il fatto è che spesso lasciano detriti sul fondale. Spesso - spiega - mi immergo per pulire la secca, sia per tutelare l'ambiente, sia per non presentare un disastro ai miei clienti quando si immergono con me".

 

"Individuare le reti fantasma è di fondamentale importanza - spiega il maresciallo Giannascoli - .Dal 2020 la Capitaneria di Porto è impegnata in un progetto per recuperarle: in un anno sono state ritrovate sette tonnellate di reti fantasma. Il tutto a margine del più ampio progetto Plastic Free Guardia Costiera che si occupa proprio della rimozione dei rifiuti umani dal fondale marino. Da quanto ci segnalano - conclude - il fondale della secca è interessato da una massiccia presenza di reti fantasma abbandonate".

 

Il futuro green di Santo Stefano

Attenzione all'ambiente e turismo eco sostenibile: sono questi gli ideali fissati dal comune di Santo Stefano al Mare quando ha aderito al progetto Sea-Ty, a cui si aggiungono una serie di iniziative per potenziare l'offerta "Continueremo - spiega il consigliere Remo Ferretti - a organizzare giornate di pulizia delle spiagge. Il prossimo obiettivo è quello di ampliare l'offerta turistica verso il Santuario dei Cetacei, che si trova proprio di fronte alle nostre coste. L'attenzione all'ambiente e un turismo green sono la priorità di Santo Stefano, in questo campo".

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