Rinascita del Museo Preistorico dei Balzi Rossi
Il museo ora si presenta con un look rinnovato, aggiungendo nuove sezioni dedicate all'arte paleolitica e alla storia dell'umanità, con un'attenzione speciale alle ricerche svolte nella Grotta del Principe. Tra le novità più interessanti, spicca l'installazione di una postazione multimediale, sviluppata in collaborazione con l'Università di Genova.
Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia , sta per svelare il suo nuovo volto, in un'inaugurazione prevista per sabato 11 novembre alle ore 11. Questo evento segna un'importante passo nella storia del museo, grazie a un attento lavoro di restauro finanziato dal Ministero della Cultura. Il rinnovato percorso espositivo rappresenta un ritorno alla grandezza originale del museo, seguendo la visione di Sir Thomas Hanbury e portando a una significativa eliminazione di strutture in cemento armato.
Il museo ora si presenta con un look rinnovato, aggiungendo nuove sezioni dedicate all'arte paleolitica e alla storia dell'umanità, con un'attenzione speciale alle ricerche svolte nella Grotta del Principe. Tra le novità più interessanti, spicca l'installazione di una postazione multimediale, sviluppata in collaborazione con l'Università di Genova, (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi). Questa postazione offre ai visitatori un realistico viaggio nel tempo, permettendo loro di esplorare le diverse fasi climatiche che hanno caratterizzato la zona.
Il progetto di ristrutturazione
Il progetto di rinnovamento, coordinato dalla Direzione regionale Musei della Liguria, non si è limitato agli spazi interni, ma ha coinvolto anche l'area archeologica circostante, con un approccio di rinnovamento energetico. Nuovi pannelli fotovoltaici sono stati installati sulla copertura del museo, integrandosi perfettamente nel paesaggio e fornendo energia elettrica, producendo circa 15 kW. Un nuovo sistema di climatizzazione "fan coil" garantisce un controllo più preciso della temperatura interna del museo, fondamentale per la conservazione dei reperti scheletrici del Paleolitico medio e superiore in esposizione. I lavori hanno interessato anche la copertura esterna del museo, che è stata rivestita con Pietra di Finale bianca e rosa, attraverso la rimozione delle strutture esistenti e il rifacimento dei vari strati di finitura. Questo progetto rappresenta una svolta significativa nella storia del Museo Preistorico dei Balzi Rossi, coniugando la storia e la tecnologia per offrire ai visitatori un'esperienza museale unica.
Il nuovo volto del Museo Preistorico dei Balzi Rossi
“Siamo particolarmente orgogliosi del risultato, frutto di un lavoro di squadra che unisce le più diverse componenti di ricerca storica, scientifica e tecnologica - ha commentato Alessandra Guerrini Direttore regionale Musei Liguria - Da una parte, infatti, ora abbiamo un nuovo allestimento del nucleo originario del museo voluto da sir Thomas Hanbury, in cui anche l'edificio è stato completamente rinnovato e dall'altra abbiamo dotato il tetto della parte nuova di un impianto fotovoltaico che ci porta non solo verso l'autonomia energetica con l'uso delle fonti naturali ma ci consentirà anche il controllo del clima interno e quindi una migliore conservazione del nostro patrimonio.”
“Nell’ambito del presente finanziamento erogato dal MiC in diverse tranches e misure - ha aggiunto la direttrice del Museo preistorico dei “Balzi Rossi” e area archeologica, Antonella Traverso - si è provveduto a restituire il volume originario del museo realizzato per volere di sir Thomas Hanbury, allestendo al suo interno una sezione dedicata all’evoluzione umana ed alle
manifestazioni artistiche dell’uomo sapiens. Una postazione di realtà virtuale consentirà di effettuare un viaggio ai balzi Rossi durante la fase glaciale che si è registrata nel paleolitico superiore, quando la zona era popolata da animali di clima freddo come la renna”.