Rolando, "Gestione dell'acqua deve rimanere pubblica"
"Ora che, dopo tanti sacrifici, Rivieracqua funziona ed è totalmente pubblica, sarebbe un peccato regalarla al privato"
“In prossimità alla conferenza dei sindaci che si terrà il domani, 5 aprile a Sanremo, relativamente alla possibile parziale privatizzazione di Rivieracqua, ritengo esprimere il mio pensiero. A seguito di un percorso particolarmente complesso - scrive il candidato sindaco del centrodestra Gianni Rolando sostenuto da partiti e liste civiche come Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc-Democrazia Cristiana di Rotondi,Sanremo Domani e Andiamo! - che ha portato a superare finalmente il frazionamento delle gestioni del servizio idrico integrato in tutta la provincia di Imperia e sino ad Andora, oggi possiamo dire di avere un unico gestore completamente pubblico sotto il diretto controllo della Provincia e di tutti i Comuni".
Rolando, "Gestione dell'acqua deve rimanere pubblica"
Come riportato in un ampio servizio su La Riviera di oggi, dedicato all'ingresso del privato in Rivieracqua, Rolando afferma: "Rivieracqua è diventata quindi, dopo l' Asl, la principale azienda pubblica della Provincia con oltre 200 dipendenti ed un indotto di oltre 40 milioni di euro. L'approvazione del piano d'ambito, l'ottenimento di oltre 40 milioni di euro di fondi PNRR, la nuova organizzazione interna consentono già da ora di garantire l'equilibrio economico finanziario della società e contestualmente risanare i debiti pregressi senza dover ricorrere necessariamente ad un socio privato.
"Ritengo dunque che non solo l'acqua debba rimanere pubblica ma anche la gestione debba restare completamente pubblica in quanto rappresenta una risorsa per la Provincia. Difatti, le ricadute socio economiche di attività essenziali quali acquedotti, fognature e depurazione consentono di avere il pieno controllo del territorio per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti (sottoservizi, utenze, balneazione) consentendo di distribuire i proventi della tariffa esclusivamente per investimenti in infrastrutture per mantenere e migliorare la qualità dei servizi.
"L'ingresso di un socio privato in un servizio pubblico essenziale a carattere fortemente territoriale (l'acqua si capta si distribuisce e si scarica sul posto) porterebbe a decentralizzare molte attività con perdita di indotto e riduzione di investimenti. La gestione pubblica va esattamente nel verso contrario.
"E ora che, dopo tanti sacrifici, Rivieracqua funziona ed è totalmente pubblica, sarebbe un peccato regalarla al privato. So che questo mio pensiero è condiviso da altri candidati a sindaco per il comune di Sanremo. Ritengo quindi che,vista l’importanza della città di Sanremo nella nostra Provincia,ogni decisione relativa ad una eventuale privatizzazione,anche parziale,di Rivieracqua debba essere posticipata all’elezione del nuovo Sindaco di Sanremo. Mi rivolgo anche ai singoli sindaci invitandoli a verificare se l’ingresso del privato fa veramente l’interesse dei propri concittadini visto che le tariffe saranno sicuramente molto alte perché il privato dovrà rientrare dell’investimento.”