Sanremo ricorda Guido Goya e Elio Bargi a oltre 40 anni dalla strage

A oltre quarant'anni dall’aggressione armata che sconvolse la città di Sanremo, questa mattina, nei giardini di Villa Zirio è stata scoperta una targa commemorativa in ricordo di Elio Bargi, dipendente comunale, e Guido Goya, ex assessore al turismo

Sanremo ricorda Guido Goya e Elio Bargi a oltre 40 anni dalla strage
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A oltre quarant'anni dall’aggressione armata che sconvolse la città di Sanremo, questa mattina, nei giardini di Villa Zirio è stata scoperta una targa commemorativa in ricordo di Elio Bargi, dipendente comunale, e Guido Goya, ex assessore al turismo. Il primo perse la vita, il secondo rimase gravemente ferito nell’attacco a mano armata avvenuto il 2 luglio 1984 sotto i portici di piazza Colombo. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Alessandro Mager, l’assessore ai lavori pubblici Massimo Donzella e i familiari delle due vittime.

"Stavo facendo il conto di quanti anni sono passati da quell’episodio – ha ricordato il sindaco Mager –. Era il 1984, avevo 27 anni, ed è un fatto che rimase impresso nella memoria collettiva. Due persone che a diverso titolo erano dei sanremesi impegnati: purtroppo uno morì e l’altro rimase gravemente ferito". Poi il ricordo personale: "Conoscevo bene Guido Goya, eravamo quasi coetanei, amici, avevamo rapporti professionali. Una persona amabile, competente, soprattutto nel turismo, e la sua mancanza ha lasciato un vuoto in città. Questa targa è poca cosa, ma è giusto che sia in uno dei luoghi più belli di Sanremo".

A riportare alla mente il contesto drammatico dell’aggressione è stato Antonio D’Amore, capo di gabinetto del sindaco dell’epoca, che ha raccontato di aver incontrato l’aggressore poche ore prima della sparatoria: "Era agitato, con in mano la notifica di sgombero. Cercai di calmarlo, ma nel pomeriggio arrivò la notizia: aveva sparato a Bargi, che gli aveva consegnato l’atto, e a Goya, che si trovava lì".

L’attacco fu la tragica conseguenza di un provvedimento di sgombero notificato a un cittadino straniero che occupava abusivamente un locale nei pressi della stazione Ottoline. Quella tensione, come ha spiegato D’Amore, sfociò nella violenza solo qualche ora dopo il secondo incontro, per strada, con l’aggressore: "Se avesse avuto allora la pistola, avrebbe sparato anche a me".

Durante la cerimonia, anche l’assessore Donzella ha ricordato Goya con parole affettuose: "Guido era il volto del turismo sanremese, solare, elegante, intelligente. Capace di risolvere i problemi con il sorriso. Era il simbolo di ciò che Sanremo vuole e ha sempre voluto rappresentare".

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