adesioni all'85%

Sciopero nazionale dei medici: "I nostri stipendi dignitosi hanno perso potere"

"La legge di bilancio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ci ha fatto decidere di scendere in sciopero. I medici e tutte le professioni, non sono il bancomat di questo Stato."

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Scatta oggi lo sciopero nazionale di 24 ore che coinvolge medici, infermieri e dirigenti sanitari in segno di protesta contro la Manovra 2024 e i provvedimenti che minacciano i tagli alle pensioni. Secondo Anaao Assomed e altre associazioni sindacali, l'adesione allo sciopero ha già raggiunto l'85%.
Le proteste di infermieri, ostetriche e altre figure sanitarie ex legge n. 43/2006 sono motivate da almeno cinque principali rivendicazioni: l'assunzione di personale, la detassazione di una parte della retribuzione, la garanzia di risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro, la depenalizzazione dell’atto medico e l'eliminazione dei tagli alle pensioni.

Questa mattina un gruppo di professionisti del settore sanitario si è radunato in Corso Matteotti a Sanremo guidato dalla dottoressa Maria Fasciglione, Segretaria aziendale Asl1 e Anaao Assomed, ha commentato il movimento dichiarando:"E'uno sciopero di tutte le professioni sanitarie, noi abbiamo chiesto e chiediamo non solo una adeguamento delle nostre retribuzioni. Molto riduttivo pensare solo all'adeguamento dello stipendio, ma il motivo principale è la legge di bilancio che non assicura un aumento dignitoso per il nostro lavoro considerato una portata per la società, con una retribuzione del contratto, che ancora deve essere approvato, di circa 250 euro lordi, 290 massimo. I nostri salari hanno perso potere. La legge di bilancio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ci ha fatto decidere di scendere in sciopero. I medici e tutte le professioni, non sono il bancomat di questo Stato."

Sciopero nazionale: il video

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