"Sfalci verdi non saranno più rifiuti speciali"
Regione Liguria accoglie la richiesta degli agricoltori
Gli sfalci derivanti dalla manutenzione del verde, fino a poco tempo fa assimilati alle scorie speciali e a quelle urbane, potrebbero finalmente uscire dal circuito dei rifiuti ed essere utilizzati per produrre energie o risorse terze. La richiesta riguardante gli sfalci verdi accolta da Regione Liguria.
Gli "sfalci verdi" non saranno più rifiuti speciali, l'annuncio di Coldiretti
“Grazie al supporto della Regione e del suo Vicepresidente, nonché Assessore all’Agricoltura – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – come Coldiretti siamo lieti di annunciare importanti novità per le aziende florovivaistiche e per quelle impegnate nella manutenzione del verde, produttrici di sfalci in grandi quantità. La richiesta, mossa dalla nostra Federazione regionale alle Istituzioni preposte, è stata fin dall’inizio chiara: semplificare le norme per ciò che riguarda lo smaltimento dei sottoprodotti agricoli”.
Regione Liguria accoglie la proposta degli agricoltori
In tale contesto, al fine di rendere meno opprimenti le norme relative alla gestione dei rifiuti derivanti dalle attività in premessa, il MITE (Ministero della Transizione Ecologica), attraverso il Decreto Legislativo 116/2020 del 14 maggio 2021, ha escluso dalla disciplina dei rifiuti (art 185 D.Lgs 152/2006, comma 1, lettera f, TUA) “la paglia e altro materiale agricolo e forestale naturale non pericoloso, quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo gli sfalci e le potature effettuate nell’ambito delle buone pratiche colturali […]”.
"Ciò premesso, “siamo lieti di annunciare – continuano Boeri e Rivarossa – che la nostra richiesta di applicare tale disciplina anche alla gestione degli sfalci derivati da manutenzione del verde della Liguria è stata accolta dalla Regione”. “L’applicazione di questa norma – concludono il Presidente ligure e il Delegato Confederale – semplificherà di molto la vita ai nostri florovivaisti e alle loro aziende, cuore pulsante dell’economia ligure, concentrate per il 95% tra le province di Imperia (circa 3200) e Savona (circa un migliaio), oltre che a tutte le imprese che si occupano di manutenzione del verde pubblico e privato”.
"Riutilizzo virtuoso del materiale"
“L’importanza per il territorio di un cambio di passo fortemente ricercato dall'Assessorato – spiega il Vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana – va nella direzione della semplificazione e del riutilizzo virtuoso del materiale derivante dagli sfalci, scongiurando interpretazioni non corrette o pratiche non ottimali. Un modo di contribuire alla piena realizzazione di una agricoltura attenta e innovativa, per un impianto normativo chiaro e snello, che andrà a incidere positivamente ad esempio sulla gestione delle oltre 4000 aziende florovivaistiche liguri, da sempre sinonimo di eccellenza"