Sold out in sei ore: torna il Barrel on the Beach

Tutto pronto per l'edizione 2023 (la settima) della gara di monta western (Barrel Racing e Pole Bending), Barrel on the Beach inserita nella peculiare e meravigliosa cornice di "Vittoria Beach" ad Arma di Taggia.

Torna il Barrel on the Beach

Presenti alla conferenza di presentazione, questa mattina all'Istituto Ruffini-Aicardi, che coordina l'accoglienza degli ospiti al grande evento sportivo, l'organizzatore Davide Baudino (presidente ASD Curiosando in Fattoria), gli assessori Espedito Longobardi (vicesindaco) e Barbara Dumarte, il consigliere con delega allo sport Giancarlo Ceresola e la consigliera regionale Chiara Cerri. Tra i relatori anche Mino Casagrande, patron della Casa Grande di Giz, l'associazione che beneficerà della raccolta fondi abbinata alla manifestazione sportiva e Giampiero Basso, proprietario del Vittoria Beach.

Sold out in sei ore: "L'anno della consacrazione"

"Questo è l'anno della consacrazione, per il livello che abbiamo raggiunto" ha detto Baudino, a margine della conferenza stampa, a riguardo della partecipazione di massa al Barrel on the Beach. Quest'anno, i posti disponibili sono esauriti in sei ore, un record rispetto alle 48 dello scorso anno, con 194 cavalli presenti. Adesioni da Francia, Belgio, Svizzera, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e dalla Germania, che fino al 2023 non contava partecipanti. Le gare inizieranno il 21 aprile, alle 10:30 e continueranno per 3 giorni, approfittando, anche dal punto di vista turistico, del lungo ponte del 25 aprile.

L'aiuto alla Grande Casa di Giz

Come ogni anno, parallelamente al Barrel, gli organizzatori hanno messo in piedi una raccolta fondi per sostenere le esigenze sociali del territorio. E dopo i 500 euro raccolti nel 2022 per le famiglie ucraine in fuga dalla guerra, la realtà individuata per la settima edizione è la Casa Grande di Giz di Mino Casagrande, un centro multidisciplinare, in via Andrea Doria, all'angolo con via Flora, che segue bambini autistici e le loro famiglie, dal centro di ascolto alla logopedia, un punto fermo per la diagnosi e il trattamento, spesso difficili, dei ragazzi nello spettro autistico.