L'intervista

Studenti ponentini in "Erasmus" a Monaco di Baviera

Alla scoperta della Germania per esplorare il concetto di sostenibilità ambientale insieme ai colleghi

Studenti ponentini in "Erasmus" a Monaco di Baviera
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Studenti ponentini protagonisti di una bella iniziativa che li ha visti compiere un viaggio in Germania.

Studenti ponentini in Erasmus a Monaco di Baviera

La scuola secondaria G. Natta di Ceriana, parte dell’I.C. Comprensivo Sanremo Levante, ha concluso il Progetto Erasmus “Inspired by nature” in parternariato con la Germania. Si tratta di un percorso avviato nel 2020. Il progetto nasce dall’ambizione di portare la natura a scuola, ma nella visione europea del concetto. Una finestra spalancata sull’Europa per un paese come Ceriana che per la prima volta ha collaborato fattivamente con una scuola tedesca, con la collaborazione dei dirigenti Annamaria Fogliarini e Dietmar Perzl. Quest’anno gli studenti coinvolti erano una rappresentanza delle classi seconda e terza.

 

L'intervista ai ragazzi

Lasciamo parola ai primi attori: gli studenti Ambra Dacaj, Giorgia Giovannini, Saverio Lazzaroni e Tommaso Ghirardo.

Quanti giorni è durato il progetto e dove siete stati?
«Abbiamo soggiornato sei giorni a Landsberg, un paesino nella provincia di Monaco di Baviera. Caratteristica che la contraddistingue da tutte le altre città, sono le case colorate e i palazzi medievali, il nostro hotel si chiamava “Ana Gogle” che nel dialetto locale è il verso del gallo. Si tratta di un art-hotel il cui tema è il gallo, appunto e all’interno c’erano opere d’arte raffiguranti l’animale. Abbiamo saputo apprezzare la cucina bavarese, anche se molto differente rispetto a quella a cui siamo abituati , le porzioni erano molto abbandonanti ,nei ristoranti l’acqua naturale non viene servita, si beve solo frizzante. Nostro piatto preferito sono i würstel. In Germania si cena molto presto, rispetto all’Italia. Abbiamo pranzato anche in locali tipici, la colazione era molto ricca ed abbandonate, con salmone, prosciutti e formaggi: era uno dei momenti più belli della giornata».

Quanto questa esperienza vi ha segnato e quali differenze avete saputo cogliere tra Italia e Germania ?
«L’esperienza ci è molto piaciuta: abbiamo frequentato la scuola come gli studenti del posto, abbiamo condiviso momenti di lavoro e svago accompagnati da uscite sul territorio. Uno dei posti più belli che abbiamo visitato è il castello di Neuschwanstein; una costruzione arroccata sulla roccia, immersa nella natura. Poi i viali con le case colorate e la bellezza di Monaco. É stata una esperienza molto importante e significativa siamo entrati in contatto con una realtà e una cultura diversa. Se un domani proponessero un progetto simile, noi lo consiglieremmo, perché si cresce personalmente e fa capire che c’è un mondo immenso al di fuori di Ceriana e Sanremo. Inevitabilmente si diventa più responsabili, conoscendo nuove persone impari a comprendere nuovi aspetti della natura umana. Si capisce anche che rispetto all’Italia la Germania è molto più organizzata, “so clean, so green” .Ad esempio per usufruire del servizio autobus bisognava pagare subito il biglietto, altrimenti la sbarra posta all’ingresso dell’abitacolo del veicolo non ti permetteva di salire e prendere posto. Un’altra differenza rispetto al nostro paese è che i cittadini vengono molto incentivati, al riciclaggio e alla raccolta differenziata, nei supermercati ogni volta che si portano delle bottiglie di plastica, viene erogato uno scontrino con qualche centesimo, come una sorta di sconto. Le abitudini vengono molto adattate al tempo meteorologico».

Come vi siete trovati a scuola?
«Il primo giorno di scuola molti ragazzi li conoscevamo già, perché essendo un progetto di scambio, a novembre avevano trascorso qualche giorno qui a Ceriana. Durante questi mesi abbiamo cercato di mantenerci in contatto grazie al mondo dei social. Ancora oggi ci sentiamo regolarmente. Abbiamo preso parte anche all’inaugurazione della Mittelschule di Kaufering, nostra partner di progetto. E’ stata una vera propria giornata di festa. Ogni primo maggio viene innalzato il palo tipico bavarese, intorno le famiglie cantano e danzano indossando abiti tradizionali, ma la parte più divertente è che per usanza i vicini cercheranno di rubare il palo per poi nasconderlo. A livello di istruzione sono molto più avanti soprattutto per quanto riguarda le attività, ne vengono proposte tante, pratiche, come il corso di cucina. Dovendo comunicare solo in Inglese, il nostro speaking è migliorato parecchio e trascorrendo molto tempo avevamo iniziato anche a capire le parole scritte tedesche».

 

Ora che siete tornati a casa e avete ripensato alla settimana in Germania, come vi sentite?
«Ora che siamo rientrati, abbiamo capito il valore dell’esperienza che abbiamo vissuto soprattutto per la nostra autonomia personale. Abbiamo anche aperto gli occhi sul nostro futuro, cercando di capire quale percorso ci piacerebbe intraprendere subito dopo le scuole medie».

Eleonora Tranquillo

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