Tennis di Diano in stato di abbandono, la replica del consigliere Brunazzi
"Stiamo lavorando - con il notevole impegno di uffici e consulenti - alla risoluzione anticipata del contratto di gestione, in scadenza nel 2026"
In risposta alle osservazioni del Consigliere di Diano Domani sul degrado della struttura sportiva di Prato Fiorito, pubblicate su La Riviera oggi in edicola. il Comune di Diano Marina risponde: "Ringraziamo il Consigliere Parella per l'interessamento, ma conosciamo bene la condizione di degrado in cui verte il campo di tennis e anche la sua storia" fa sapere il Consigliere Brunazzi, Capogruppo di Maggioranza, con delega a commercio e patrimonio.
Tennis di Diano in stato di abbandono, la replica del consigliere Brunazzi
"Da tempo stiamo lavorando - con il notevole impegno di uffici e consulenti - alla risoluzione anticipata del contratto di gestione, in scadenza nel 2026. Il gestore è un vero e proprio concessionario del servizio, e quindi ha l'obbligo di occuparsi della manutenzione ordinaria della struttura, così come previsto del contratto stipulato in seguito alla vincita della gara d'appalto nel 2016. A questo proposito specifico" continua Brunazzi "che nessun gestore precedente è stato sfrattato dalla struttura: nel 2016 è stata fatta una gara d'appalto per regolarizzarne la gestione, gara aperta a tutti alla quale il vecchio gestore ha scelto di non partecipare. Tornando all'oggetto della denuncia di Parrella, il Comune 'pare fregarsene' solo perché il lavoro amministrativo non si vede solo negli spogliatoi sporchi o tra i rifiuti, bensì soprattutto negli uffici, dove in questo caso si lavora per trovare un accordo tra le parti attraverso trattative che certamente non si risolvono in pochi giorni, ma che sono iniziate nel momento stesso in cui il concessionario ha manifestato la volontà di concordare l'uscita anticipata dal contratto, perché non riesce a far fronte alla gestione della struttura. Una cosa è l'evidenza dei fatti, perché il degrado è sotto gli occhi di tutti, un'altra cosa è la noncuranza, poiché non tutto l'operato è immediatamente visibile".