Trail runner e rischio infortuni durante la corsa: esercitazione del Soccorso Alpino
All’allenamento sul sentiero della Capra Morta ha fatto seguito un evento formativo con tanto di simulazione di infortunio durante una corsa
L'esercitazione ha visto coinvolti gli operatori del Soccorso Alpino
Nei boschi di Castellaro, nell’entroterra di Taggia, si è svolta un’esercitazione che ha visto coinvolti i tecnici del Soccorso alpino e gli atleti della Naturun team Valle Argentina, società che si dedica al trail in montagna.
All’allenamento sul sentiero della Capra Morta (percorso che si snoda a metà vallata a sud ovest del Monte Faudo, in un bosco quasi fiabesco, con due guadi su torrentelli dalle acque verdi smeraldo) ha fatto seguito un evento formativo con tanto di simulazione di infortunio durante una corsa.
I trail runners sono stati istruiti sui possibili infortuni
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che possono realizzarsi durante una corsa in ambiente impervio, soprattutto quando si è in allenamento visto che durante le gare è già sul presente sul posto l’assistenza sanitaria. Gli atleti sono stati informati su come allertare la macchina dei soccorsi e su come gestire il ferito nell’attesa che arrivino sul posto i tecnici ed i sanitari del Soccorso alpino, specificando cosa fare, cosa non fare e quali attrezzature minime bisogna avere con se per stabilizzare il ferito e non aggravare il suo stato.
"Il consiglio agli appassionati è di evitare di commettere l’errore di non mettere qualcosa in più nello zaino"
«Il consiglio che possiamo dare a tutti gli appassionati è di evitare di commettere l’errore di non mettere qualcosa in più nello zaino per non avere troppo peso – spiega Flavio Odello capo stazione del Soccorso alpino di Ventimiglia -. Una buona scorta d’acqua, una felpa in più, ma anche qualcosa di energetico da consumare durante l’allenamento fa parte del bagaglio indispensabile".
E poi. "Oltre a questo valgono le consuete buone regole: dire sempre dove si va soprattutto quando si è da soli, avere calzature e abbigliamento adatti, soprattutto per i principianti, assicurarsi di partire con la batteria del cellulare carica e scaricare un’app che possa facilitare la ricerca quando non è possibile effettuare una telefonata di soccorso, ad esempio Gesresq. I soccorsi in ambiente impervio sono sempre più complicati rispetto a quelli in ambiente urbano, come modalità e come tempistiche. Già questo dovrebbe suggerire di partire sempre equipaggiati».
F.T.