Intervista

Un sanremese arbitro di Serie A di baseball

Una carriera nata quasi per gioco quella del giovanissimo Ruffo, studente universitario in Economia e Marketing alla Bicocca

Un sanremese arbitro di Serie A di baseball

A 22 anni, il sanremese Edoardo Ruffo è arbitro di Baseball serie A2 Elite. Una carriera nata quasi per gioco quella del giovanissimo Ruffo, studente universitario in Economia e Marketing alla Bicocca di Milano.

Un sanremese arbitro di Serie A di baseball

Quando è nata la tua passione per il baseball? 
«Ero in quarta elementare quando guardavo il cartone animato “Piccolo Grande Eroe” che racconta la storia del piccolo Irvin, grande appassionato di baseball; quando la mazza del leggendario Babe Ruth scompare, Irvin intraprende un lungo viaggio attraverso gli States per ritrovarla. Il suo scopo è rientrarne in possesso in tempo per la fine del campionato, così da permettere ai New York Yankees di aggiudicarsi il campionato. Ecco il mio amore per il baseball è nato da lì»
Poi però sei sceso sul diamante?
«Sì. Poi ho iniziato a giocare a baseball prima a Sanremo e poi a Bollate. Non ero molto bravo, a essere sincero, come giocatore»
Qual era il tuo ruolo in campo?
«Ero un ricevitore»
Come sei finito a fare l’arbitro?
«Durante il Covid ho smesso di giocare poi, per guadagnare qualcosina sono tornato in campo, ma questa volta come arbitro. Nel 2023 ho iniziato a arbitrare partite di Serie C. La mia prima partita arbitrata non è andata benissimo ma nonostante questo hanno creduto in me. E così ho proseguito il campionato con risultati sicuramente più lodevoli. Ho poi proseguito nel campionato di serie B e nel 2024 son riuscito a arbitrare partire di Serie A2 o Serie Elite, come si chiamano ora»

Hai anche deciso di fare un corso importante…
«A novembre dello scorso anno sono andato in Francia a fare un corso che permettesse di ottenere la certificazione internazionale europea. Grazie a questo ho potuto arbitrare anche partite internazionali come mi è capitato in Germania dove ho arbitrato una partita del Regensburg Gateway U19 in cui giocano atleti di altissimo livello»
Tu sei anche studente universitario. Come ti vedi da grande?
«Purtroppo non si vive facendo solo l’arbitro di baseball. Quindi non so ancora cosa farò da grande ma sicuramente avrò un lavoro e farò l’arbitro a tempo perso»
Anche quello di baseball viene “criticato” come tutti gli arbitri?
«Diciamo che il calcio ha influenzato molto il mondo dello sport. Quindi sì, non siamo ai livelli del calcio ma gli animi sono molto accesi durante le partite. Poi finito tutto, si è tutti amici»
Bisogna studiare molto per il tuo ruolo?
«Sì. Ci sono tantissime regole e la difficoltà è poi metterle in pratica in partita in pochissimo tempo. Non basta impararle a memoria»

Simona Maccaferri