Presunto concorso truccato in Rivieracqua, tribunale dissequestra beni indagati
Il collegio giudicante ha disposto il dissequestro dei beni, in quanto ha ritenuto insufficientemente motivato il procedimento di sequestro.
Inchiesta per concorso truccato in Rivieracqua
Dissequestrati i beni a quattro di cinque indagati
Il tribunale del Riesame di Imperia ha disposto il dissequestro dei beni di quattro dei cinque indagati a margine dell'inchiesta per truffa e rivelazione di segreti di ufficio, che riguarda le presunte irregolarità per l'assunzione di personale a tempo indeterminato in Rivieracqua, il futuro gestore unico del ciclo integrato delle acque, in provincia di Imperia. Il dissequestro riguarda: documenti, computer, telefonini cellulari e materiale informatico, che la guardia di finanza, titolare delle indagini, aveva acquisito, nel corso delle perquisizioni, avvenute nelle settimane scorse.
Insufficiente motivazione
Il collegio giudicante ha disposto il dissequestro dei beni, in quanto ha ritenuto insufficientemente motivato il procedimento di sequestro. L'indagine è coordinata dal procuratore di Imperia, Grazia Pradella e dal pm Francesca Sussarellu.
I nomi degli indagati
Gli indagati sono: il direttore generale di Rivieracqua, Gabriele Saldo, di Imperia; il presidente della Commissione aggiudicatrice del concorso, Federico Fontana, ex presidente Riviera Trasporti; il vincitore del concorso, Fabio Cassella, di Diano Marina; un altro concorrente, Gianluca Filippi e il papà di quest’ultimo, Marco Filippi. Separata la posizione di una sesta indagata, Flavia Carli, concorrente del concorso che in collegata con un auricolare cosiddetto a timpano, con il figlio si sarebbe fatta dettare le risposte