"Non fu tentato omicidio": Davide Ventre scarcerato per la sparatoria di Sanremo
Il pm Lorenzo Fornace, infatti, dopo aver esaminato la perizia balistica del ctu ed aver raccolto alcune testimonianze, ha fatto decadere l'ipotesi di tentato omicidio, mantenendo solo quella del porto abusivo di arma da fuoco, a cui si potrebbero aggiungere il danneggiamento e le lesioni.
Sparatoria di Rondò Garibaldi
Scarcerato Davide Ventre
Il gip del tribunale di Imperia, Massimiliano Botti, ha scarcerato: Davide Ventre 42 anni, di Sanremo, l'uomo che il 29 dicembre scorso, in rondò Garibaldi, nella città dei Fiori, è sceso dalla propria auto, una Smart, sparando due colpi di pistola (calibro 6.35): uno contro la portiera della Fiat Panda, dentro la quale viaggiavano due tunisini e un altro dentro l'abitacolo di guida della stessa auto, proiettile quest'ultimo che ha ferito a un dito il conducente, di 31 anni.
Il pm Lorenzo Fornace, infatti, dopo aver esaminato la perizia balistica del ctu ed aver raccolto alcune testimonianze, ha fatto decadere l'ipotesi di tentato omicidio, mantenendo solo quella del porto abusivo di arma da fuoco, a cui si potrebbero aggiungere il danneggiamento e le lesioni.
Il commento dell'avvocato della difesa
"E' emerso quello che Ventre aveva già detto nell'interrogatorio di garanzia - è il commento dell'avvocato della difesa, Luigi Patrone - ovvero che aveva sparato solo per spaventare e per difendersi da una aggressione, senza l'intenzione di colpire".
Alla luce del recente verdetto, la difesa sta ora valutando l'ipotesi di intraprendere un rito alternativo: patteggiamento o abbreviato. Nel frattempo, è emerso che la sparatoria potrebbe legata alla compravendita di un immobile o, comunque, all'allontanamento di una famiglia di tunisini dallo stesso stabile.
La ricostruzione
Stando a quanto finora ricostruito dalla polizia, sembra, infatti, che l'alloggio in questione - nel quale vivevano il giovane ferito con la moglie e il fratello di quest'ultimo - fosse stato messo in vendita (già da tempo) dal proprietario che avrebbe chiesto alla famiglia di uscire, anche per via della morosità nel pagamento dell'affitto. Al momento non è ancora chiaro, se Ventre - che era detenuto ai domiciliari - sia rimasto coinvolto nella vicenda per aiutare il proprietario ad allontanare i due magrebini o per altri motivi.