Dirigente catena fast food si licenzia a 42 anni: ora coltiva lumache per estrarne la bava

Dirigente di una catena di paninoteche del Piemonte, lascia il lavoro perchè troppo stressante, ma non trovando altra occupazione, alla fine decide di coltivare lumache, la cui bava viene impiegata nella realizzazione di cosmetici e medicinali.

Dirigente catena fast food si licenzia a 42 anni: ora coltiva lumache per estrarne la bava
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Dirigente di una catena di paninoteche del Piemonte, lascia il lavoro perchè troppo stressante, ma non trovando altra occupazione, alla fine decide di coltivare lumache, la cui bava viene impiegata nella realizzazione di cosmetici e medicinali.

E' la storia di Giacomo Biancheri, 46 anni, che nella propria villetta di Camporosso, nell'entroterra di Ventimiglia (Imperia), ha aperto un'azienda - la "Chiocciola bianca" - nella quale si allevano lumache con il metodo di "Cherasco".

"Alleviamo lumache nel loro ciclo completo, con una zona di ingrasso e una di riproduzione", afferma Giacomo. Le lumache nascono nella zona di riproduzione e l'anno successivo vengono spostate in quella di ingrasso: "Al termine del ciclo, dopo circa un anno e mezzo - prosegue - le vendiamo. Come in ogni allevamento, si cerca di usare l'animale nel periodo migliore della vita". Prima di essere vendute, però, le lumache vengono sottoposte alla cosiddette "sbavatura": "Con la bava di lumache - spiega Giacomo - si può realizzare un'ampia gamma di prodotti, a partire dai cosmetici".

La bava, infatti, ha parecchie qualità. In primis quella di lisciare e cicatrizzare. "La lumaca emette bava, quando si muove o quando è stressata, sotto attacco. Quando striscia ha la capacità di lisciare il terreno su cui strisciare, come se fosse un mollusco, non avendo altro modo per spostarsi. Da questa caratteristica di lisciare il terreno si è capito come la bava possa essere utilizzata per ottenere lo stesso effetto sulla parete dello stomaco o sulla trachea. Data la sua capacità cicatrizzante, viene utilizzata anche nei sieri di bellezza, come crema antirughe o per togliere le macchie della pelle e contro la psoriasi. Se un allevatore è bravo, può puntare anche all'impiego in campo medico".

Ma non è tutto. "Si sta studiando l'impiego della bava di lumache anche in campo alimentare, come conservante naturale - aggiunge Giacomo -. Si è infatti constatato che la frutta tagliata a pezzettini e poi venduta in contenitori di plastica, si ossida molto facilmente. Tre ragazzi pugliesi che hanno vinto le olimpiadi dei geni, hanno scoperto che mettendo questa frutta in un preparato a base di bava di lumaca, gli alimenti si conservavano più a lungo".

Essendo da poche mesi che Giacomo alleva lumache, è ancora troppo presto per ottenere un primo "raccolto". La prima sbavatura, infatti, si avrà nel 2018 e i costi sono piuttosto alti, in quanto servono un sofisticato macchinario e tanta pazienza. mache e la provincia di Imperia, con Spezia, sono le numero uno in Liguria.

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