50 SOCI “SFIDUCIANO” IL DIRETTIVO DEL CLUB TENCO “REALTA’ NON PIU’ INDIPENDENTE”

50 SOCI “SFIDUCIANO” IL DIRETTIVO DEL CLUB TENCO “REALTA’ NON PIU’ INDIPENDENTE”

SANREMO –Cinquanta soci del Club Tenco (ben un terzo del numero complessivo) hanno sottoscritto un documento di sfiducia all’attuale Direttivo, chiedendone le dimissioni. Il documento è stato presentato nel corso di una assemblea del Club tenutasi a Sanremo.

Dal punto di vista artistico il documento critica il disinteresse dell’attuale direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi verso i nuovi talenti musicali italiani, la cui valorizzazione è invece uno dei fondamentali obiettivi storici del Club. I firmatari evidenziano anche la mancata risposta da parte del Direttivo a questioni sollevate da molti soci, ritenute “di fondamentale importanza per la vita dell’Associazione e che ne mettono a repentaglio identità e indipendenza”.

In particolare si riferiscono ai mancati chiarimenti su potenziali conflitti di interesse, a “le invadenze e prevaricazioni emerse dall’esterno da parte di istituzioni e privati, le liaisons dangereuses con il Festival di Sanremo e realtà collegate, le logiche dei numeri anziché della qualità.” Tra le motivazioni c’è anche quello che viene definito il “tracollo” delle Targhe Tenco, “con numerosissime e preoccupanti defezioni sia sul fronte delle candidature (c’è stato un calo dei dischi segnalati che supera il 60%)sia su quello dei giurati (dei quali ha votato poco più del 50%)”.

L’iniziativa è stata presa dopo un anno di forte malcontento interno che aveva già portato, in forte polemica con la gestione del Club, alle dimissioni dello storico direttore artistico Enrico de Angelis e di altri due membri del Direttivo su nove e la rinuncia a subentrare del primo dei non eletti. “Quello che vediamo in atto – concludono i firmatari – è dunque una preoccupante trasformazione del Club Tenco in qualcosa che non ci appartiene: un’entità non più indipendente e fiera di esserlo, non più sacralmente attenta alla qualità e al rigore prima che a qualunque numero, non più animata esclusivamente da passione disinteressata.” Da tutto ciò la richiesta di dimissioni e di convocazione di nuove consultazioni elettorali.

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