IL CASO

A Ponte San Luigi è tornata la "zona franca" di 164 metri per gli acquisti dei francesi

E' tornata la "zona franca" al valico frontaliero di Ponte San Luigi, a Ventimiglia, che già aveva fatto discutere, nel dicembre scorso

A Ponte San Luigi è tornata la "zona franca" di 164 metri per gli acquisti dei francesi
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E' tornata la zona franca a Ponte San Luigi

E' tornata la "zona franca" al valico frontaliero di Ponte San Luigi, a Ventimiglia, che già aveva fatto discutere, nel dicembre scorso. In cosa consiste: i francesi possono entrare in Italia per comprare: alcol, sigarette e generi alimentari in un vicino market; quindi compiere un’inversione di marcia e tornare nel proprio Paese, quando invece non potrebbero entrare in Italia, senza tampone e giustificato motivo, per via delle restrizioni in materiale anti-Covid. Questo accade, perché ci sono 164 metri - battezzati "zona franca" - che sono su suolo italiano, ma i controlli di frontiera sono più avanti e, di fatto, si può entrare.

Da qui, quelle poche centinaia di metri, dove ci si può spostare liberamente, sono state battezzate "zona franca". Il caso sta facendo discutere e soprattutto ha sollevato polemiche da parte di molti altri esercenti di Ventimiglia, che invece sono penalizzati e non possono vendere ai francesi, con un conseguente contraccolpo sull’economia.

A livello paratico

Il francese supera con l’auto il “gabbiotto” dei gendarmi, ma prima di arrivare al posto di controllo italiano, dove gli alpini o la polizia sarebbero costretti a respingerlo (se non in possesso dei requisiti), deve percorrere circa centocinquanta metri ed è proprio in quel breve tratto di strada che sorge il market. Risultato: decine di auto posteggiano di fronte al negozio, entrano, comprano; dopodiché tirano dritto per alcune decine di metri e tornano in Francia. Nessuna zona franca, invece, al valico di Ponte San Ludovico, alla frontiera bassa.

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