Il “Rifugio della Gioia” ospita oggi 19 cani a San Romolo (Sanremo) e 10 a Camporosso cui si aggiungono diversi tenuti in casa. Animali che hanno trovato una “mamma” in Gioia Lolli, artista e benefattrice che presiede al loro mantenimento e benessere.
A San Romolo il “Rifugio di Gioia” per cani orfani
Gioia si avvale della collaborazione di Roberta. Due paladine che hanno salvato moltissimi cani, diversi dei quali sarebbero stati soppressi o chissà a quale triste destino sarebbero andati incontro. «Il rifugio – racconta Lolli – nasce prima come idea virtuale per aiutare altri volontari a portare cibo e medicinali. Soprattutto in Sicilia e Puglia. Poi, coinvolta, ho deciso di iniziare a salvarli direttamente. Prendendo vari terreni dove sistemarli. Con Roberta abbiamo fatto crescere la nostra famiglia di pelosi. Grazie al cielo abbiamo incontrato alcuni benefattori che ci hanno sostenuto e sostengono. E ringrazio Marco Menozzi che ha appena organizzato uno straordinario evento, con fini benefici, a Bordighera e continua a offrirci il suo sostegno. Oggi siamo un ente che ha lo scopo di aiutare gli animali».
L’intervista alla benefattrice
Come vi siete conosciute con Roberta?
«Sono vegana e lei aveva una ristorante vegano. Il grande amore per gli animali ci ha unite in questa avventura».
E come ha conosciuto Marco?
«Dal veterinario, dove avevo portato il cane Thor. Dopo di che abbiamo parlato. È venuto a trovarmi e ha conosciuto parte dei miei cani. E ha voluto fare una donazione in memoria del suo cane Ugo che, purtroppo, non c’è più. È stato un incontro davvero prezioso».
Quando è nato il suo amore per i cani?
«Sono nata con i cani. Li amo da sempre. Quando ho deciso di non viaggiare più, e mia mamma è mancata, ho scelto di dare amore a queste creature senza voce».
Da dove provengono i cani che ospitate?
«Da tutta Italia. Cani a volte in situazioni disastrose o provenienti da ambienti degradati. Abbiamo cani ciechi, altri invalidi o ammalati. I cani che nessuno vuole. Li abbiamo adottati per dare loro una vita dignitosa. Alcuni sono anziani e vogliamo trascorrano la loro ultima parte di esistenza in condizioni accettabili».
Dopo l’iniziativa di Bordighera ne avete in programma altre?
«A Natale per mantenere i nostri “bimbi”. Abbiamo cani malati che devono assumere medicine costose».
Volete estendere ancora il vostro raggio d’azione?
«Non possiamo ampliare ulteriormente il Rifugio per questioni di spazio e anche perché fisicamente non potremmo farcela. Ma l’obiettivo, ora che siamo ente e possiamo usufruire anche del 5 per mille, è quello di aiutare altri che, come noi, si dedicano agli animali».
Una mostra in vista
Gioia Lolli è anche apprezzata pittrice pure se ultimamente ha ridotto il suo operato. Ha, fra l’altro, esposto anche alla Biennale di Venezia. Vittorio Sgarbi ha definito i suoi quadri “zuccherosi”. «Perché i cani – spiega – mi portano via molto tempo. Anzi, tutto il tempo che ho a disposizione lo dedico ad essi. In questo momento ho accantonato quasi forzatamente la pittura. Ma la riprenderò tanto che ho in vista una mostra».
Marco Corradi