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Svuotavano i conti correnti: 14 misure cautelari e perquisizioni anche a Sanremo. Particolari

I carabinieri del comando provinciale di Genova stanno eseguendo 14 misure cautelari nei confronti di una banda di presunti truffatori

Svuotavano i conti correnti: 14 misure cautelari e perquisizioni anche a Sanremo. Particolari
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Accusati di aver svuotato decine di conti

I carabinieri del comando provinciale di Genova stanno eseguendo 14 misure cautelari nei confronti di una banda di presunti truffatori che secondo le indagini ha svuotato i conti correnti di decine di persone. Perquisizioni a Genova, Sanremo, Napoli, Roma, Taranto, Modena e Cagliari. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alle truffe, accesso abusivo a sistemi telematici e falsificazione di documenti d'identità. Sono cinque le persone finite in carcere e due ai domiciliari, tre hanno l'obbligo di dimora e quattro l'obbligo di firma.

I particolari dell'indagine

Sono 28 le truffe portate a segno dall'organizzazione sgominata dai carabinieri di Genova, 28 truffe per un totale di 200 mila euro. In totale sono 21 le persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici, sostituzione di persona, falsificazione di documenti e riciclaggio.

Secondo quanto appurato dai militari del nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore Chiara Paolucci, il gruppo inviava messaggi o mail, che riportavano i loghi delle Poste o degli istituti di credito, con un link che consentiva l'accesso, da parte di coloro che cascavano nel tranello, delle proprie credenziali all'associazione. I truffatori usavano anche chiamate direttamente sul cellulare.

A quel punto altri membri della banda, con documenti di identità falsi, andavano dai gestori telefonici e duplicavano la scheda telefonica. Grazie alle schede nuove, i truffatori autorizzavano i prelievi dai conti e li svuotavano.

Con i soldi rubati acquistavano lingotti d'oro, monete preziose, ma anche droni, gioielli, attrezzatura elettronica e bitcoin. L'attività di indagine dei carabinieri, guidati dal maggiore Francesco Filippo e dal colonnello Alberto Tersigni, è partita nel 2019.

Le truffe sono state portate a segno in tutta Italia e anche in Francia. Nel corso delle perquisizioni di effettate stamani sono stati trovati 40 mila euro in contante, documenti falsi, materiale per creare documenti di identità elettronici e anche droga. In carcere sono finiti Salvatore Fasano, 51 anni, Martino Armeniaco, 23, Vincenzo Aly, 25, Raffaele Fusco, 33, Adauto Luna Rosado, 21. Ai domiciliari Karim Dib, 20 anni e Gabriel Largo Rodriguez, 21 anni.

Fonte Agenzia Ansa

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