Accusato di aver contagiato ex partner con l'HIV, il legale: "Verità è nel sequenziamento genetico del virus"
“Il consulente tecnico del pm ha detto di non poter stabilire, se il ceppo del virus della persona offesa sia il medesimo dell’indagato"
E’ contenuta nel sequenziamento genetico del virus al verità sul caso del giovane imperiese accusato di lesioni personali dolose, dovute al contagio dal virus Hiv di una ex partner. Una vicenda in seguito alla quale è scattata nei confronti dell’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Di questa opinione è anche l’avvocato difensore, Sara Manuello, di Bordighera.
“Il consulente tecnico del pm ha detto di non essere stato in grado di stabilire, se il ceppo del virus di cui è affetta la persona offesa sia il medesimo dell’indagato - avverte il legale -. Una considerazione che è stata fatta sulla base della documentazione medica acquisita, al quale non permette di accertarne la corrispondenza”.
Nei prossimi giorni l’avvocato incontrerà il proprio assistito
per chiarire alcuni aspetti della vicenda e valutare la strategia difensiva. “Abbiamo avuto contezza degli atti in questi giorni e devo confrontarmi col cliente sulle risultanze e stiamo anche valutando l'interrogatorio”.
Al momento l’uomo, che è titolare di una attività
è autorizzato a uscire due mattine e quattro sere alla settimana per lavoro. Al momento, l’unica certezza è che ci sono due persone sieropositive: la parte offesa e l’imputato, anche se restano ancora molti i punti da chiarire. Innanzitutto, se il giovane stesse seguendo una terapia al momento del presunto contagio e se la partner fosse al corrente della sua sieropositività.
Tutti particolari, che dovranno essere accertati sia dal pubblico ministero
titolare del fascicolo, Mattei Gobbi, che dalla difesa. Al momento sembra che l’imputato si trovi in terapia e che al sua carica virale sia azzerata, ma bisognerà indagare anche nel passato. L’indagine è nata da una querela sporta da una ragazza che nell’ottobre 2022, immediatamente dopo aver cessato la relazione affettiva con l’uomo, ha riscontrato di essere stata infettata dal virus Hiv, nutrendo sospetti nei confronti dello stesso indagato. Inizialmente, erano due gli indagati, altrettanti ex partner della persona offesa, ma uno è stato estromesso essendo risultato negativo all’Hiv
Fabrizio Tenerelli