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Solvente nell'acquedotto
Acqua potabile nelle scuole di ogni ordine e grado
Assicurato il servizio delle mense scolastiche. Conio "Aggiornamenti in giornata"
Gli operai comunali e i volontari della protezione civile del comune di Taggia hanno rifornito di acqua potabile le scuole taggesi, a margine della grave crisi idrica che ha colpito il territorio (e parte di quello sanremese), per l'elevata concentrazione di triclopropano nei pozzi dell'acquedotto, che ha portato a una serie di tempestive ordinanze, a partire dalla mattinata di sabato, per limitare il consumo di acqua del rubinetto . La sostanza è un solvente chimico utilizzato in ambito industriale per sgrassare, sverniciare e pulire, tossico e cancerogeno.
Acqua potabile nelle scuole taggesi. "aggiornamenti nella giornata di oggi"
«Cari amici- comunica il primo cittadino di Taggia, Mario Conio- , nella mattinata di oggi si sono svolte le operazioni di approvvigionamento di acqua potabile alle scuole di ogni ordine e grado così da poter permettere l’apertura dei plessi e il regolare svolgimento del servizio scolastico, compreso il servizio mensa con tutte le modalità idonee. Devo ringraziare di cuore gli operai comunali e i volontari della Protezione Civile per l’ottimo lavoro svolto- ha aggiunto- , celermente e con grande professionalità. Un grazie anche all’ufficio Scuola del nostro Comune e a tutti i soggetti coinvolti. Nella giornata di oggi- assicura Conio- verranno dati ulteriori aggiornamenti sulla situazione emergenziale legata all’inquinamento del nostro acquedotto».
Consiglio comunale e botti per il rifornimento
Nel frattempo, le opposizioni Progettiamo il Futuro, Progetto Comune e L'Alternativa hanno chiesto un Consiglio comunale straordinario sul tema, proponendosi all'amministrazione nella più totale collaborazione al fine di superare la crisi. Sono ancora presenti sul territorio comunale le botti di Rivieracqua- qui la mappa interattiva- con le quali è possibile rifornirsi del prezioso fluido. Benché l'acqua del rubinetto sia ora utilizzabile per fini igienici, è da considerarsi ancora non potabile, come ha comunicato il primo cittadino, invitando anche i taggesi alla responsabilità nel prelievo dell'acqua (in modiche quantità). La magistratura ha ordinato una serie di accertamenti eseguiti dall'Arma dei Carabinieri.
