ADDIO AD UBAC, SQUADRA CINOFILA: IL RICORDO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI TAGGIA

ADDIO AD UBAC, SQUADRA CINOFILA: IL RICORDO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI TAGGIA
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TAGGIA - La Protezione Civile di Taggia ricorda Ubac, amico a quattro zampe deceduto pochi giorni fa dopo ben 13 anni di onorato servizio. Umberto Sisia, componente del gruppo, ha deciso di ricordarlo con una breve lettera.

“Si è spento pochi giorni fa e la sua mancanza si sente già infinitamente nell’animo di tutti coloro che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. E’ vero, non si trattava di una persona vera e propria, qualcuno potrebbe dire che era “solamente” un cane, ma a costoro si potrebbe rispondere che è stato comunque un membro indispensabile delle attività della nostra Provincia e – nello specifico – di quelle che si sono svolte nell’ambito della zona fra Taggia e Sanremo, rispettato e amato come forse soltanto i nostri amici pelosi e quadrupedi possono farsi rispettare e amare.
Stiamo parlando di Ubac, un pastore della Brie che, insieme ad altri valorosi e valenti cani quali Argo, Kim, Sansone e Volpa è stato uno dei fiori all’occhiello della Protezione civile di Taggia. Al servizio del Gruppo, Ubac è stato guidato nel corso dei suoi tredici anni di vita dalla sua capace padrona, amica e conduttrice, la dott.ssa Alessandra Cerri, in innumerevoli spedizioni: dalla ricerca dispersi in montagna, alle manifestazioni di public relation (durante le quali era particolarmente apprezzato per la sua pazienza con i bambini), a tutti gli svariatissimi impegni che vedono coinvolta la Protezione Civile.
Non ho mai visto rispondere un cane con una gioia così grande al richiamo della sua migliore amica, con il pelo che volava e lo faceva sembrare un’immensa nuvola biondo rame, con la bocca aperta e la lingua rosea sembrava sorridesse. Proprio per questo il nostro amico era noto a tutti: anche coloro che non erano consapevoli della sua identità molto probabilmente potranno averlo visto al lavoro all’angolo di una strada, in uno dei nostri paesini della vallata, in un sentiero montano. Tutte le domeniche amava andare con Sandro in montagna alla ricerca e scoperta di “vie di fuga” per i suoi colleghi umani. Anche se non ci pensiamo, pertanto, tutti noi dobbiamo molto alla Protezione civile e al lavoro dei numerosissimi volontari, conduttori e unità cinofile che in ogni occasione si prodigano con professionalità per la nostra assistenza, sicurezza, soccorso. E anche per questo, oltre che per l’indubbia valenza affettiva, dobbiamo essere tutti grati a Ubac e ricordarlo in questa occasione, e nello specifico dovrebbe farlo in particolare Taggia, il Comune di casa, per il servizio del quale il Nostro si è prodigato con assidue abnegazione e dedizione. Se ne è andato in un giorno di sole di quelli nei quali tanto spesso era stato impegnato in missioni di ricerca e soccorso, un giorno in cui il Verde appariva più verde e i fiori più luminosi e profumati. Mi piace pensare che, dovendo tutti gli esseri viventi a un certo punto dare conto alla Natura, nessun giorno avrebbe potuto essere più adatto. Si riunisce così con l’inseparabile “fratello” Argo, spentosi già alcuni anni fa, lasciando peraltro un vuoto e il difficile interrogativo se ci sarà qualcuno adesso in grado di prendere il suo posto nei ranghi. Sicuramente potrà accadere, ma non sarà mai più la stessa cosa”
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