"Mio padre era un uomo buono, fiducioso nel prossimo, onesto all'ennesima potenza, leale, laborioso.
Ogni suo gesto era rivolto al benessere mio, dei miei fratelli e di mia madre.
Ha iniziato a lavorare a 10 anni, faceva il ragazzino in divisa che indicava il ristorante La Reserve ai clienti di passaggio a Bordighera.
Poi, a 12 anni, in cucina.
Da ragazzo, ha frequentato le scuole alberghiere più rinomate, e ha seguito le orme da chef dei suoi fratelli più grandi.
La ristorazione è il leit motiv della nostra famiglia.
Negli anni 60 si viveva bene, grandi sogni e grandi possibilità, il boom economico, ci si accontentava di poco e si viveva felici per un pomeriggio in spiaggia e un ghiacciolo.
Poi, nel '70, dopo otto anni come chef al Rendez Vous, il salto di qualità: il ristorante La Lanterna, a Sanremo, sul porto, quello famoso per la grande terrazza e le vasche con le aragoste.
Negli anni 70 e 80 era uno dei locali più prestigiosi della città, e avevamo clienti illustri, teste coronate, cantanti, attori, soprattutto nel periodo del Festival.
In quella cucina c'era una temperatura prossima all'inferno, eppure lui ci lavorava per otto, dieci ore al giorno, senza mai mancare un solo turno di servizio, nemmeno quando avrebbe potuto godersi qualche serata di riposo e lasciar fare al personale.
Mai un giorno di malattia.
Solo lavoro, e famiglia.
Nel '99, la pensione, dopo 30 anni alla Lanterna e 55 in cucina...
Una bella casa, i figli sistemati, qualche vacanza con la mamma, le serate con gli amici di sempre a Bordighera.
Cinque anni di serenità, finalmente, interrotti dall'incidente di mio fratello Flavio, e il suo lento calvario durato dieci anni, in cui non un solo giorno è passato senza che lui e mia mamma andassero a trovarlo e si prendessero cura di lui.
Un dolore simile dovrebbe essere risparmiato ad un genitore.
Eppure, ha sempre affrontato tutto con dignità, con forza, con coraggio, sostenuto da una moglie devota e una famiglia affettuosa.
Ha sempre ricambiato il nostro amore, ci ha insegnato che nella vita nulla ti viene regalato, e che l'onestà e la bontà d'animo sono le doti più importanti ed essenziali per una esistenza degna.
Ecco, questo era mio padre, e ora il mondo è un posto molto meno bello in cui stare, senza di lui.
Finalmente con Flavio, senza dolore, affanno, malattia.
Ti amo, papà, ti amo immensamente "