Addio all'artista Francesco Paolo Mancini
Questa mattina il funerale a Taggia
Profondo cordoglio sta suscitando nel mondo dell'arte, e non solo, la scomparsa di Francesco Paolo Mancini, pittore di origini romane che viveva a Taggia. L'Associazione i Colori della Gioia, con la quale collaborava, vuole ricordarne la figura e le grandi capacità sia umane che artistiche.
"E' stato - spiega la presidente Gioia Lolli - uno dei primi associati. Averlo con noi ha costituito un grande onore. Era un maestro di arte, di vita e sensibilità. Una persona di famiglia. La sua scomparsa mi addolora enormemente. Non poter più ridere, parlare e gioire con lui mi rattrista profondamente. Stabiliva con il prossimo un rapporto molto particolare. Riusciva a trarre qualcosa di positivo da ogni persona che incontrava. La nostra associazione è vicina alla famiglia, alle due figlie e alla moglie".
Se l'amico era prezioso l'artista era di notevole valore.
"Ha sempre voluto - continua la Lolli - insegnare la sua arte a tutti. A dipingere, a differenza di altri gelosi delle loro tecniche e del loro sapere. E' stato l'inventore della flash-art, che oggi moltissimi praticano in tutto il mondo e grazie alla quale si sono affermati. Mancini è anche il precursore dell'emozionismo in pittura".
Gioia Lolli ha già in mente qualcosa che lo ricordi: "Penso ad una mostra in uno dei luoghi a lui cari, ad esempio a Diano Castello o al Grand Hotel Des Anglais di Sanremo".
Mancini aveva 78 anni ed è mancato martedì sera, dopo cena, mentre stava dipingendo nella sua abitazione di Taggia. Sposato con Elisa, aveva due figlie, Gilda e Laura. Fra poco i funerali, a Taggia, alle 10,30 nella chiesa parrocchiale.