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Il ricordo
Addio Ernesta, commerciante "sui generis"
Classe 1938 aveva messo su l'attività con il marito Francesco, deceduto tempo fa
Lutto in Valle Argentina
Morta a 83 anni la commerciante Ernesta Calmarini, molto conosciuta a Badalucco e in tutta la vallata.
Bellissimo il ricordo
su Facebook di Giso Orengo: ""Fra poche ore Ernesta partirà di nuovo, ma il suo ritorno non è previsto; stavolta partirà ma senza la Panda verde con cui percorreva la valle Argentina per servire i negozi commestibili. Sì, la nostra concittadina Baücôgna, al secolo Ernesta Calmarini, classe 1938, era una commerciante all’ingrosso di prodotti commestibili, cosa che dovrebbe sorprendere (almeno un po’) perché Badalucco era pieno di negozi alimentari che non avevano problemi nell’avere prodotti di campagna. E allora, si dirà, che senso aveva? Come riusciva a volgere la sua attività? Il dettaglio rivela la grande capacità di questa commerciante indomita che s’inventò ciò che in paese mancava: ovvero il rifornimento ai negozi, in modo veloce e immediato, quando questi rimanevano sprovvisti con ancora tutta la giornata da consumarsi; aspetto che nessuno, tantomeno il mercato di Sanremo, poteva garantire nell’entroterra o in Valle Argentina. In pratica il servizi creato da Ernesta e il marito Francesco si svolgeva negli spazi fra grande distribuzione, il negozio e il cliente. Sapersi infilare nelle maglie della filiera è stata la “magia” di Ernesta, molto brava nel contrattare, nel caso specifico i prodotti della campagna, ma penso che se la sarebbe cavata in qualunque altro settore.
Trattare, acquistare e rivendere: erano i verbi che scandivano il lavoro che ha sempre svolto col marito Francesco finché visse, poi continuò da sola. Commerciare, facile a dirlo e a scriverlo, difficile riuscirci ogni giorno. Ernesta comprava tutto da tutti, in paese e ovunque le capitasse, in particolare i frutti di stagione; comprava sul mercato di Sanremo dove si recava ogni mattina prestissimo (o a notte fonda, dipende dai punti di vista) per essere puntuale all’apertura dei negozi in Badalucco, alle ore 6. Cassette di insalata fresca, fagioli, pomodori, patate, peperoni, fave, cavoli, verze, ravanelli, ogni tipo di frutta e ogni altro prodotto dell’orto: sul piccolo camion grigio, Francesco ed Ernesta caricavano di tutto, effettuavano la consegna e , allo steso tempo, prendevano l’ordinazione per il giorno successivo. Così per tutta la mattinata sia in paese che in vallata. Così ogni giorno, così ogni anno, così per decenni; così per una vita. Freddo o caldo, pioggia o vento, ghiaccio o neve, non fermavano Ernesta: imperterrita viaggiava continuamente per non far mai mancare il suo servizio, nel suo andirivieni avrà macinato una distanza pari a quella che ci separa dalla Luna, o giù di lì. Ai verbi già detti, occorre dunque aggiungere, “viaggiare” per sintetizzare l’esistenza, e se vogliamo, pure il carattere della nostra concittadina molto simpatica, “alla mano“ e aperta, sorridente, dall’aria bonaria. Per Lei viaggiare era una necessità, da intendere come voglia di incontrare le persone mentre lavorava , scambiare con esse due parole con gentilezza e con un sorriso genuino. Anche negli ultimi tempi, la sua camminata inquieta rivelava continuamente la sua indole, di persona nata, cresciuta e vissuta a contatto del pubblico: lo stesso cui ci uniamo per tributarle l’ultimo saluto doveroso. Giso Orengo"