INDAGINE DELLA POLIZIA A VENTIMIGLIA

Adescava minori sui social: 28enne indagato per atti di pornografia ed estorsione

Il commissariato di Ventimiglia ha indagato il responsabile dell’adescamento di una minorenne, di atti di pornografia ed estorsione

Adescava minori sui social: 28enne indagato per atti di pornografia ed estorsione
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Un 28enne indagato per pedofilia

Un ventottenne accusato di adescare minori sui social, presentandosi come coetaneo, è stato indagato dalla polizia con le accuse di adescamento di minorenni, pornografia minorile ed estorsione. Le indagini sono partite dalla denuncia alla polizia di Ventimiglia da parte dei genitori della giovanissima vittima degli abusi, una quattordicenne. Si è poi appreso che l'uomo aveva indotto la ragazzina a inviare foto e video a sfondo sessuale. Successivamente, dopo aver compreso la gravità e la pericolosità del proprio gesto, ha interrotto le comunicazioni, rifiutando di inviare altre foto.

Le richieste diventano pretese e scatta il revenge porn

E' stato a quel punto che il ventottenne ha cominciato a trasformare le richieste in pretese, minacciando, in caso di mancata collaborazione, di mettere in rete le immagini. Così la quattordicenne si è confidata con i genitori, che si sono recati in commissariato. In seguito a un veloce attività investigativa, gli agenti hanno scoperto che l'autore delle richiesta era un uomo residente in un piccolo comune della Sicilia, il quale ha parzialmente ammesso le proprie responsabilità.

Oggi ragazzi e ragazze sempre più giovani sono vittime di aggressione, adescamento, cyberbullismo ed estorsioni sessuali online su socialnetwork, reati la cui diffusione è in continua crescita, favorita dal periodo di emergenza che ha incentivato, tra i giovani, l’uso sempre più incrollato della rete.

La Polizia di Stato mantiene un alto profilo di contrasto dei reati in danno di minori e delle fasce deboli e suggerisce di aumentare in modo esponenziale la prudenza, l’attenzione e la cautela nell’uso dei nuovi strumenti comunicativi informatici. L’invito rivolto ai giovani, ma soprattutto ai genitori, è quello di informare dei pericoli esistenti e non diffondere dati personali per nessun motivo.

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