Adescava minori sui social per parlare di sesso: indagata una 20enne di Sanremo
La Polizia di Stato ha denunciato una donna di Sanremo che adescava minori sulle principali piattaforme di messaggistica istantanea
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Denunciata dalla polizia postale una ventenne di Sanremo
Adescava ragazzini, in prevalenza tra i 13 e i 17 anni, utilizzando i più comuni sistemi di messaggistica istantanea come Telegram, WeChat o WhatsApp e con loro intraprendeva conversazioni piccanti, scambiando immagini anche a sfondo sessuale. Lei è una ventenne di Sanremo, incensurata, denunciata per adescamento di minori online. L'indagine, condotta dalla polizia postale di Bolzano e coordinata dalla procura distrettuale di Trento, è scaturita dalla denuncia dei genitori di un 12enne.
Nel corso della perquisizione
eseguita dagli specialisti della polizia postale di Imperia e di Genova, nel suo smartphone sono state trovate alcune centinaia di foto e contatti di minori. Questi adescamenti non erano finalizzati alla commissione di reati. La ventenne, infatti, non chiedeva soldi, non ricattava, non praticava abusi, ma agiva per semplice voyerismo o interesse nei loro confronti, inviando foto "attraenti".
Gli stessi minori adescati rispondevano
spinti da un reciproco interesse nei confronti della ragazza. Il problema, tuttavia, è che le foto di questi minori potessero finire in rete e successivamente in qualche canale a contenuto pedopornografico.
I ragazzi venivano adescati digitando una parola chiave sulla barra di ricerca di Telegram (poniamo il caso della parola "sesso", ma come semplice esempio per capirci) e iscrivendosi ai relativi canali. Una volta inserita in determinati gruppi e presi e contatti con i minori, avveniva lo scambio dei numeri di telefono e le persone potevano restare in contatto anche con atri sistemi di messaggistica, come WhatsApp, tramite i quali aderivano ad altri canali privati o si scambiavano semplicemente del materiale.