La lega risponde

"Al flash mob c'erano solo radical chic della upper class"

Il segretario provinciale della Lega risponde ai manifestanti di ieri alle Vele d'Epoca. "impegnativi in prima persona"

"Al flash mob c'erano solo radical chic della upper class"
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La risposta piccata della Lega, per voce del segretario provinciale Antonio Federico, a margine del flash mob di ieri alle Vele d'Epoca in cui alcune attiviste avevano protestato con rabbia contro i fatti di Caivano e Palermo, la narrazione di alcuni esponenti delle istituzioni e dei media e avevano attaccato il vescovo Antonio Suetta per "sostenere un governo fascista e razzista"

 

La Lega difende il vescovo "Attaccarlo è contro la legalità"

In una sola giornata, il vescovo ieri  ha incassato  ben due attacchi distinti,  il primo con una lettera alla redazione nella quale una cittadina lamentava la partecipazione dell'alto prelato cattolico alla Festa della Lega a Camporosso. É proprio il segretario provinciale del partito di Matteo Salvini ad ergersi in difesa del religioso.

«Attaccare l’impegno di Monsignor Suetta- scrive Antonio Federico-   vuol dire oltraggiare la legalità e l’impegno di un vescovo che sta in trincea in prima persona.»

 

*Erano tutti radical shit figli della upper class"

«Invece di raccomandare senza criterio una carità scaricata sulle spalle degli altri- continua Federico- , invitiamo i (pochissimi) protagonisti dell’assurdo flash mob a margine delle Vele d’epoca a Imperia – giovani radical chic, figli della upper class locale – a mettersi in gioco in prima persona. Vorremmo vederli, accanto al nostro vescovo, mentre si rimboccano le maniche per contrastare, anziché favorire, la barbarie di un’accoglienza non regolamentata che incoraggia violenza, delinquenza e sfruttamento. Noi saremo sempre dalla parte di chi, come Monsignor Suetta, esprime il proprio pensiero in modo onesto e capace cercando una prospettiva migliore per la nostra società.»

 

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