Amedeo Matacena e la madre uccisi? Riesumate le salme, indagata la seconda moglie
Clamorosi risvolti dietro la morte del politico al centro della vicenda che portò all'arresto di Claudio Scajola dieci anni fa. Indagini tra Reggio e Dubai
Risvolti clamorosi dietro la morte, avvenuta due anni fa, a Dubai, di Amedeo Matacena. L'ex parlamentare di Forza Italia era da anni latitante nella città degli Emirati Arabi nell'ambito della vicenda che aveva portato sotto processo a Reggio Calabria il sindaco di Imperia Claudio Scajola, arrestato e condannato in primo grado a due anni di reclusione ("procurata inosservanza della pena" per avere in quale modo favorito la latitanza di Matacena) e assolto in appello per la prescrizione. La procura di Reggio Calabria ha disposto l'esumazione della sua salma e di quella della madre Raffaella De Carolis (ex miss Italia) morta tre mesi prima del figlio, sempre a Dubai.
La morte sospetta di Matacena e della madre, solo tre mesi prima
Nelle scorse ore la procura di Reggio Calabria ha disposto la riesumazione del cadavere di Matacena e della madre e indagato, con l'ipotesi di duplice omicidio volontario, la seconda moglie, Maria Pia Tropepi, 43enne imprenditrice di origini italiane (Lamezia Terme) e passaporto francese, a capo di una catena di centri benessere a Dubai e non solo. E' sospettata di avere ucciso il marito e la madre dello stesso, morta solo tre mesi prima. Due decessi ufficialmente per cause naturali, ma che ora sono al centro di sospetti e di un'inchiesta condotta dal sostituto procuratore reggino Sara Parezzan.
Raffaella De Carolis, la madre dell'ex politico e imprenditore siciliano, già miss Italia 1962, era morta il 18 giugno 2022. Solo tre mesi dopo, il 16 settembre (il giorno dopo il suo 59° compleanno), il presunto infarto che aveva causato il decesso del figlio. Matacena era latitante da circa 10 anni, accusato (e condannato) per i suoi legami con la 'ndrangheta di cui si ipotizzava fosse un referente politico. Risale infatti al 2014 l'arresto dell'ex ministro imperiese Claudio Scajola nell'ambito dell'inchiesta che vedeva indagata anche la prima moglie di Matacena, la bellissima Chiara Rizzo, dalla quale l'ex politico si è successivamente separato per sposare Tropepi, che vanta - riporta AdnKoronos - una laurea in chirurgia plastica presso l'Università Federico II di Napoli e - a quanto pare - un titolo nobiliare, quello di "contessa" in particolare.
Tropepi è anche una ex modella e imprenditrice di successo - rivelava ancora un paio di anni fa, prima della morte di Matacena, lo stesso lancio dell'AdnKronos - titolare delle catene Centermed Italia e di Centermed Clinic Dubai, nonché di centri luxury Wellness e Spa, ribattezzati Gada Spa, presente sia a Dubai che ad Abu Dhabi. Diverse sarebbero anche le proprietà immobiliari a Dubai riconducibili a lei. "Due grattacieli" secondo AdnKronos, il cui articolo è firmato TiLinko-Img solutions srl. E non è chiaro quanto sia credibile. Laurea compresa, di cui non si hanno prove certe.
L'autopsia affidata al dottore Aniello Maiese
Sarà il medico legale Aniello Maiese, con la tossicologo Chiara David, ed effettuare l'autopsia sui corpi di madre e figlio dopo la riesumazione. Si cerca di capire se Matacena e De Carolis siano stati avvelenati. La seconda moglie dell'ex politico forzista amico di Scajola, secondo quanto riferito da fonti di stampa calabresi, sarebbe da oltre vent'anni un membro attivo del Rotary Club e negli Emirati in particolare del Rotary Dubai International.
Il titolo nobiliare di Maria Pia Tropepi
Il titolo nobiliare di Contessa, secondo quanto emerge sempre dalla biografia diffusa da Adn Kronos il 23 agosto 2022 (tre settimane prima della morte del marito), sarebbe stato ereditato da Maria Pia Tropepi per diritto di nascita per discendenza paterna dalla famiglia francese Le Couteulux, della nonna Marie du Molay, dinastia di mercanti di stoffe e banchieri in Normandia. Due anni fa diversi giornali riportarono la notizia di un'imminente paternità di Matacena: Maria Pia Tropepi gli avrebbe dato due gemelli. Poi non si seppe più nulla nè della gravidanza né del parto, tantomeno dei due gemellini. Ma la fonte era sempre lo stesso lancio di agenzia dell'AdnKronos.
Proprio domanica scorsa, in occasione del giorno compleanno di Matacena (nato a Catania il 15 settembre '63), Maria Pia Tropepi gli dedicava questo post: "La morte non può fermare il vero amore, può solo ritardarlo un po’ e rimandare l’abbraccio che avrei voluto darti oggi a un domani in cui saremo di nuovo insieme e felici. Questo non è un addio ma un arrivederci. Buon compleanno".
Ma sono decine i post, le foto, i commenti che rivelano una donna innamorata. Anche il giorno della morte della suocera, il 18 giugno di due anni fa, Maria Pia Tropepi pubblicava foto insieme alla donna: "Ci mancherai tanto, Riposa in pace" scriveva.