Anche la nostra provincia in difesa dei servizi e della sicurezza dei cittadini: "CHIEDIAMO 5 MILIONI DI EURO PER STRADE E SCUOLE"
Imperia -La Provincia di Imperia aderisce alla “Settimana di mobilitazione per difendere i servizi e la sicurezza dei cittadini” indetta dall’Upi (Unione Province d’Italia) per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle carenze finanziarie delle Province, causate dai “tagli” provenienti da Roma, che impediscono adeguati interventi per la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici. A questo proposito le Province stanno presentando alle procure della Repubblica un esposto cautelativo per tutelarsi dal rischio di eventuali danni ai cittadini, al territorio e all’Ente
. Se ne è discusso questa mattina in uma seduta alla quale sono intervenuti il presidente della Provincia Fabio Natta, quindi per il comparto scolastico l'ingegner Michele Russo, per la viabilità delle strade provinciali il dottor Carrega e il dottor Mattioli.
I tecnici hanno illustrato la situazione patrimoniale degli edifici scolastici di patrimonio provinciale e relativi costi di manutenzione, così come per le strade provinciali e statali. "Questo incontro era necessario per tutelare il valore dei servizi ai cittadini. Chiediamo alle istituzioni di aiutarci a garantire la tutela di questi patrimoni. Per farlo chiediamo una cifra di un milione e mezzo di euro come inizio e successivamente arrivare a almeno cinque milioni di euro. Questa riforma anziché stabilizzare il territorio ha causato un danno per la comunità. Non si tratta di salvare delle poltrone politiche come qualcuno pensa ma è per garantire i servizi essenziali ai cittadini. Strade e scuole sono a rischio se non ci aiutano con i contributi".
Il dottor Mattioli dirigente settore finanziario. "In questo esposto sono fotografate in quale situazione paradossale si trova la provincia. La somma totale delle entrate annue ammonta a circa 14 milioni 570 mila euro. I prelievi dello Stato sono 14 milioni e 400 mila euro. Ci restano per gestire tutto solo circa 150 mila euro per gestire i servizi. Questi sono davvero pochi per garantire ai cittadini l'erogazione dei servizi. Fino ad ora ci siamo arrangiati e la nostra provincia non è mai stata squilibrata nei costi e nei bilanci. Ma i numeri sono questi è non basta più contenere le spesi correnti".
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