Aperto il maxi processo per la strage del 14 luglio a Nizza
In oltre 850 si costituiscono parte civile. Nell'attentato islamista morirono 86 persone e 450 rimasero ferite
Si è aperto oggi, nel primo pomeriggio, il processo per l'attentato del 14 luglio, che nel 2016 costò la vita a 86 persone ( tra cui alcuni italiani) e ferito 450 persone.
Aperto il processo per la strage del 14 luglio a Nizza
Il maxi processo, che vede imputate 8 persone, si celebra a Parigi (a l'Île de la Citè) durerà per tre mesi, cinque giorni a settimana, fino al 16 dicembre, data prevista per il verdetto. Sono 7 uomini e una donna di età compresa tra i 27 e i 48 anni. Tre di loro, Ramzi Kevin Arefa, Chokri Chafroud e Mohamed Ghraieb, sono accusati di associazione a delinquere a scopo terroristico. Gli altri 5, Maksim Celaj, Endri Elezi, Artan Henaj, Brahim Tritou e Enkeledja Zace, devono rispondere di traffico di armi. Nel box, gli accusati saranno 3, altri 4 compariranno in regime di libertà. L'ottavo, Brahim Tritrou, è invece ricercato dopo aver violato la libertà vigilata, ma il suo avvocato sostiene che si trova in carcere in Tunisia. Alla sbarra mancherà l'attore principale ed esecutore materiale dell'attentato, il tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, 31 anni, ucciso dalla polizia francese sulla Promenade des Anglais negli attimi successivi all'attentato. La strage venne rivendicata dall'ISIS, ma gli inquirenti ritengono che si tratti di una dichiarazione di opportunità, non avendo dimostrato effettivi contatti tra il 31enne e il gruppo Jihadista dello Stato Islamico.
La strage del 14 luglio
Il 14 luglio del 2016, in occasione delle celebrazioni per la Presa della Bastiglia, festa nazionale in Francia, alle 22:30, un camion da 19 tonnellate è piombato sulla folla (composta principalmente da famiglie che si erano riunite per assistere allo spettacolo pirotecnico in programma), travolgendo centinaia di persone e procedendo a zig zag per aumentare i danni inflitti. Nel corso dell'attentato e nei giorni successivi, morirono 86 persone e 450 rimasero ferite più o meno gravemente. L'attentatore venne colpito a morte dalla polizia d'oltralpe sulla Promenade des Anglais.
Oltre 800 persone parte civile al maxi processo
La ferita inferta quella notte è ancora aperta nel cuore dei francesi e della vicina Riviera di Ponente. Sono 850 le persone, tra privati e associazioni, che si sono costituite parte civile nel maxi processo, oltre la metà provenienti direttamente dalla città di Nizza. al Palazzo di Giustizia ci sarà anche un'équipe di psicologi per permettere ai famigliari delle vittime di seguire il dibattimento con la relativa serenità che la condizione permette. Il maxi processo è un evento mediatico, trattando del più grande attentato mai consumatosi sul territorio nazionale francese, sarà trasmesso anche in web radio. In simultanea arriverà la traduzione in inglese che sarà trasmessa in differita di 30 minuti.
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