LA DENUNCIA DELLA FIGCI

Arbitro 20enne di Imperia preso a pugni durante un match. Le scuse del Quiliano

Tutto per il goal subito nel recupero eccessivo: "L'arbitro ha concesso 6' di recupero senza segnalarlo" la giustificazione del presidente del Quiliano Giorgio Landucci

Arbitro 20enne di Imperia preso a pugni durante un match. Le scuse del Quiliano
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Ha circa 20 anni e da 5 anni esercita "la professione" di arbitro in forza alla  sezione di Imperia. Domenica il giovane direttore di gara - fin da ragazzino atleta (ostacolista) della Maurina Imperia -  reo di aver concesso un recupero giudicato forse eccessivo (6 minuti) che ha consentito ai rivali della Campese di pareggiare (3-3) sul campo del Quiliano&Valleggia (Stadio Picasso),  è finito in ospedale dopo esser stato preso a pugni da alcuni tesserati del Quiliano. Un'aggressione allucinante, anche per un campionato di Prima Categoria.

Le accuse al giovane arbitro

"L'arbitro ha concesso 6' di recupero senza segnalarlo - attacca il presidente del Quiliano Giorgio Landucci - ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti. Secondo noi la direzione di gara non è stata delle migliori".

Lo sventurato arbitro, che si sarebbe preso un pugno e una bandierina scagliata sulla testa, è così finito in ospedale, dopo che sul posto è stato anche richiesto l'intervento dei Carabinieri. Sono stati proprio i militari a portarlo al pronto soccorso per accertamenti. Mehmet Akif Kartal studia Economia e Amministrazione delle Imprese presso Università degli Studi di Milano-Bicocca, dopo aver frequentato l'IIS Ruffini di Imperia.

Ivaldi, presidente Figc Liguria: "Una vergogna"

"Una vergogna per tutti e per il movimento calcistico ligure che fortunatamente non è questo -  sbotta il presidente ligure della Figc Giulio Ivaldi - Mi rivolgo a tutti con un accorato appello: siamo alle prime giornate di campionato, abbiamo fatto una fatica immane per tenere il movimento unito durante la pandemia e ripartire come sta avvenendo. Fermiamo, per favore, la violenza nei fatti e nelle parole che la alimentano".
In base alla cronaca al 96', dopo il pareggio ottenuto dagli ospiti, l'arbitro, il 20enne imperiese Mehmet Akif Kartal sarebbe stato aggredito da tesserati del club savonese.
Giorgio Landucci, presidente del Quiliano, inizialmente tende a minimizzare l'accaduto: "Non è successo nulla di grave, di questo sono certo - ha dichiarato all'Ansa - Ho visto l'arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto ma sinceramente non so cosa sia accaduto. L'episodio è avvenuto in un angolo nascosto del campo. Il direttore di gara denuncia di aver subito violenza, vedremo di risolverla come meglio possiamo. Se è successo qualcosa di sgradevole  la società Quiliano & Valleggia lo condanna con fermezza".

Poi la presa di distanza dall'aggressione e le scuse della società

Ma a seguire una nota del club prende le distanze dalla vile aggressione: "In merito ai fatti di ieri durante la partita Quiliano&Valleggia-Campese –  si legge in un comunicato della società quilianese  – la società condanna fermamente l’episodio accaduto nei confronti dell’ufficiale di gara, oltre a rinnovargli pubblicamente le scuse già fatte ieri, e comunica che sono stati adottati i provvedimenti disciplinari del caso.

"Quiliano&Valleggia tiene a precisare che da sempre il fair play, l’inclusione e l’educazione rispecchiano la filosofia della società a partire dal settore giovanile, dove questi sono i pilastri fondamentali sui cui appoggia tutto il nostro sistema educativo fino ad arrivare alle prime squadre, e un caso isolato, seppur ingiustificabile, non può scalfire la condotta che da sempre contraddistingue tutti i tesserati e i valori sociali da sempre perseguiti”.

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