Due fratelli milanesi, di 32 e 25 anni, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Imperia, su ordine di custodia cautelare a firma del gip del locale tribunale, in quanto ritenuti gli autori del furto commesso, nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto scorsi, in casa dell’ex presidente della Provincia, Luigi Sappa.
Già individuati, lo scorso 2 agosto, i due presunti colpevoli vennero denunciati in stato di libertà, per la trascorso flagranza di reato, ma gli investigatori, vista la gravità dei fatti e il rischio di reiterazione del reato, hanno prospettato all’autorità giudiziaria l’ipotesi di attuare nei loro confronti una misura cautelare.
I fatti. Stando a quanto ricostruito, i due erano appena rientrati da Montecarlo, dopo una tappa al Casinò, quando hanno deciso di fermarsi a Imperia. E’ notte. Parcheggiano l’auto ed entrano in casa dei coniugi Sappa, che stanno dormendo e non si accorgono di nulla. I ladri, tra l’altro, riescono ad aprire la porta senza neppure scardinarla.
A quel sottraggono: gioielli, orologi, carte di credito e bancomat e iniziano la notte brava, prima di rientrare a casa. Prima di allontanarsi, si fermano a fare benzina, sempre a Imperia, e cercano di disfarsi della carta di identità di Sappa, gettandola nel cestino dei rifiuti del distributore. Quindi, imboccano l’Aurelia e fanno sosta a Ceriale, in provincia di Savona, per un altro pieno di carburante. A quel punto proseguono fino a Genova, per una puntatina alla sala Bingo.
Utilizzano il bancomat di Sappa, che per ogni spesa invia una notifica sms al titolare, ma evidentemente i due fratelli non sembrano preoccupati. Nel rientro a casa, giunti nell’Alessandrino, l’auto ha un guasto e i due chiamano il carro attrezzi (che pagano con il bancomat) il quale li porterà fino a Milano, dove fanno una puntatina a un’altra sala Bingo.
Tra prelievi agli sportelli bancari e pagamenti vari, prelevano un totale di 2.600 euro. Il tutto si svolge tra la mezzanotte e le sette del mattino, quando il furto viene scoperto. Gli agenti della Squadra Volante e gli investigatori della Mobile della Questura di Imperia acquisiscono tutte le informazioni e la Scientifica, con il sopralluogo, rileva alcune impronte nell’abitazione.
Le tracce del bancomat e i sistemi di videosorveglianza cittadina insieme a quelli dei distributori e delle banche hanno permesso di ricostruire la notte brava dei fratelli milanesi, con all’attivo una lunga sfilza di precedenti per: evasione, lesioni dolose, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, furto, rapina, ricettazione e sequestro di persona.
Recuperato il bottino, del valore di diverse migliaia di euro. La refurtiva era nascosta in sacchi della spazzatura; sono stati trovati anche altri preziosi, probabilmente rubati in occasione di furti precedenti commessi – non si esclude – nel territorio imperiese. Le indagini proseguono per risalire ai legittimi proprietari.