Arrestati i due rapinatori del gioco delle "tre campanelle"
Le indagini si sono svolte anche con l'utilizzo di un apparato di localizzazione satellitare installato sull'auto dei due indagati. I due romeni sono stati arrestati, mentre cercavano di ritornare nel proprio Paese assieme ad altri loro connazionali
Due fermi sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Imperia nei confronti di altrettanti romeni: Cosmin Raul Vladucu, 29 anni e Florilena Bustan, 37 anni, accusati di aver rapinato uj proprio connazionale, S.G., il 6 marzo scorso, nell'area di servizio autostradale "Bordighera sud", a margine del cosiddetto gioco delle "tre campanelle".
Ogni notte, i due romeni, che da più di un mese di trovavano in provincia di Imperia, si spostavano per alcune aree di servizio dell'A10 per adescare potenziali vittime. Per fare cassa, dietro questo apparentemente innocuo gioco, i due erano pronti a tutto, anche a rapinare i partecipanti.
Gli investigatori hanno scoperto che i due avevano come base operativa un appartamento di San Bartolomeo al Mare. Una volta posizionatisi nelle aree di servizio, attendevano i pullman romeni in transito in Italia e provenienti dalla Spagna, con a bordo lavoratori romeni e - approfittando della breve sosta - li coinvolgevano in questo gioco, in realtà con l'intento di truffarli.
Il sistema era ben collaudato ed anche il target delle vittime era stato attentamente scelto. Si trattava, infatti, di persone che, a causa delle scarse risorse economiche, sarebbero state disposte a tutto pur di non lasciar ripartire il pullman che le doveva riportare a casa, persino a rinunciare alla denuncia che, inevitabilmente, li avrebbe costretti a trattenersi in Italia, non potendo "bloccare" il pullman in transito nelle more del compimento degli atti di polizia giudiziaria.
Ma la vittima, stavolta, dopo aver capito di essere stata truffata, ha preteso che i due gli restituissero i soldi che aveva giocato. Vladucu e Bustan lo hanno aggredito, colpendolo con ginocchiate e colpi di borsa in testa.
L'uomo ha così denunciato i due aggressori, che successivamente ha riconosciuto nei fascicoli fotografici mostratigli dai poliziotti. Le indagini si sono svolte anche con l'utilizzo di un apparato di localizzazione satellitare installato sull'auto dei due indagati. I due romeni sono stati arrestati, mentre cercavano di ritornare nel proprio Paese assieme ad altri loro connazionali