Arrestato per tentato omicidio l'accoltellatore di via Trento e Trieste
Ferì gravemente un ragazzo di 23 anni lo scorso agosto, in seguito a un litigio, sedato da alcuni accompagnatori della vittima.
Nel pomeriggio del 3 settembre scorso, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Sanremo hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino nordafricano, presunto responsabile di tentato omicidio avvenuto lo scorso 20 agosto nella città matuziana.
Un litigio tra l'accoltellatore e la vittima
L’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Imperia, è scattata a seguito della ricostruzione della dinamica dei fatti avvenuti all’interno dei giardini pubblici di Corso Trento e Trieste. Complice l’abuso di sostanze alcoliche, nell’evolversi di un’accesa discussione con un 23enne italiano i due subito sono venuti alle mani, divisi poi da alcune persone con le quali la vittima si accompagnava.
Grave ferita all'addome
Poco dopo però, l’ arrestato si confrontava nuovamente con la vittima aggredendola con un coltello, colpendola superficialmente allo sterno ed alla gola, nonché ferendola profondamente all’altezza dell’addome in modo “tale da cagionarne una eviscerazione” e dunque idonea a causare la morte. Evento fortunatamente non verificatosi grazie all’immediato intervento dei medici del 118 ed al ricovero d’urgenza presso il nosocomio sanremese, dove il malcapitato è stato sottoposto ad intervento chirurgico.
Le indagini e l'arresto
Allora erano accorsi sul posto anche i Carabinieri i quali, grazie agli elementi raccolti nel luogo ed alla collaborazione dei coinvolti - le cui dichiarazioni sono state suffragate dalle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblica - sono riusciti in breve tempo a giungere all’identità del presunto responsabile dell’accoltellamento: la Procura della Repubblica, che ha immediatamente assunto la direzione della delicata indagine, ha ravvisato nella dinamica dell’aggressione gli elementi della volontà omicida, anche in relazione al tipo di arma usata e alle modalità di inflizione dei colpi, chiedendo al G.I.P. il provvedimento restrittivo.
I militari, dunque, dopo serrate ricerche nei luoghi frequentati dall’indagato amplificate anche dal numero dei servizi di controllo del territorio ordinari e straordinari, tutti informati delle generalità dell’individuo e della sua manifesta pericolosità, lo hanno finalmente rintracciato lo scorso 3 settembre e - una volta catturato nella migliore cornice di sicurezza per i passanti e per gli operatori – lo hanno trasferito alla locale Casa di Reclusione a disposizioni dell’Autorità Giudiziaria imperiese.