I particolari

Asl presenta il master in "Assistenza infermieristica di famiglia e comunità"

Un progetto che risponde alle precise esigenze del territorio imperiese. "Cambio nei modelli di risposta sanitaria"

Asl presenta il master in "Assistenza infermieristica di famiglia e comunità"
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Assistenza infermieristica di famiglia e comunità”, il master universitario in Asl1

 

ASL presenta nuovo master in "Assistenza infermieristica di famiglia e comunità"

Al via con l'inaugurazione dell'anno accademico 2021/2022 del master uni-versitario di primo livello “Assistenza infermieristica di famiglia e comunità”. Il corso di studi sotto l'egida dell'Università degli Studi di Genova e fortemente voluto da Asl1, ha la mission di implementare nel suo Territorio l’Assistenza Infermieristica di Famiglia e Comunità.

 

L’infermieristica territoriale e domiciliare è destinata a diventare, nel prossimo futuro in Europa, il fenomeno dominante a causa del progressivo invecchiamento della popolazione residente e dell’aumento della cronicità.

 

Il Patto per la Salute

L’Infermiere di Famiglia è contemplato nel “Il Patto per la Salute per gli anni 2019-2021” in stretta relazione al Piano per la Cronicità e al Piano della Prevenzione. Il Patto promuove una maggiore accessibilità e omogeneità dell’assistenza territoriale attraverso questa a figura: si determina così una ridefinizione organizzativa in ambito territoriale per l’effettiva continuità assistenziale e la presa in carico delle persone più fragili e affette da patologie croniche, nelle diverse fasi della vita e in relazione alle diverse tipologie di bisogno.

 

Il progetto

Il progetto è rivolto ai cittadini over 65 e ha l’obiettivo di garantire interventi d’educazione terapeutica, monitoraggio infermieristico, screening di fragilità e continuità assistenziale nella fase di post dimissione in caso di ricovero. Analogamente ha l’obiettivo di garantire gli stessi interventi per mantenere lo stato di salute attuale della persona, rallentare o posticipare problemi di salute correlati all’evoluzione delle malattie croniche ed alla perdita di autonomia fisiologica nell’invecchiamento per curare la persona al suo domicilio.

 

"Più vicini ai nostri anziani"

"E' sicuramente un'iniziativa importante e legata ovviamente al territorio. Proprio per questo motivo di concerto con l'Università di Genova in particolare con le docenti Loredana Sasso e Annamaria Bagnasco, abbiamo voluto dare il via a questo formativo e innovativo percorso di studi. Il master – sottolinea il Direttore Generale di Asl1 Silvio Falco - è indirizzato a chi lavora in Asl ma soprattutto l'intenzione è quella di investire sulle attività distrettuali e del territorio che ha bisogno, oggi più che mai di essere messo al centro del nostro lavoro. La mission di Asl e Università di Genova sarà pertanto, quella di essere più vicini ai nostri anziani ed a quei pazienti con più patologie, direttamente a casa loro".

 

 

Poiché il territorio dell’Asl 1 è caratterizzato da una particolare conformazione territoriale, collegamenti di rete insufficienti e con molti centri distanti tra loro e da ospedali, ambulatori e farmacie, il servizio degli Infermieri di Famiglia e Comunità risponderà ai bisogni della popolazione, in collaborazione con il Medico di Medicina generale, gli Operatori del Distretto sanitario, i Medici specialisti, le Istituzioni Locali e le Associazioni di Volontariato.

 

"Cambiamento nei modelli di risposta sanitaria"

“Il nostro progetto – spiega il dottor Marino Anfosso Responsabile delle Professioni Sanitarie - è stato pensato come il più rapido possibile per realizzare la nuova figura Infermieristica mantenendo come priorità la garanzia, valorizzazione e sviluppo delle competenze professionali, tenendo conto dei livelli della formazione universitaria che verrà acquisita dagli Infermieri che risponderanno attivamente al nostro progetto. In particolare – prosegue Anfosso -, la novità progettuale è la pianificazione di un cambiamento nei modelli di risposta sanitaria al cittadino, in termini di tempo e di vicinanza. Una risposta reale e di prossimità all’enorme incremento di bisogno di continuità dell’assistenza, educazione terapeutica soprattutto per i soggetti più fragili, affetti da multi-morbilità e anziani del nostro ampio territorio”.

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