Cronaca
L'IRA DEI SINDACATI

Autista RT aggredito da un gruppo di stranieri costretto a scappare dall'autobus

La corriera era alla sua ultima corsa e il conducente stava rientrando in deposito. Il gruppo di stranieri pare che volesse proseguire

Autista RT aggredito da un gruppo di stranieri costretto a scappare dall'autobus
Sanremo Aggiornamento:

L'aggressione si è consumata su un autobus della Riviera Trasporti

Un autista della Riviera Trasporti, l’azienda del trasporto pubblico in provincia di Imperia, è stato aggredito da un gruppo di stranieri, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, ed è stato costretto a scappare, abbandonando l’autobus in strada, per poi rifugiarsi nel deposito della Brezza. E’ accaduto a Sanremo. La corriera era alla sua ultima corsa e il conducente stava rientrando in deposito. Il gruppo di stranieri, tuttavia, pare che volesse proseguire. L’autista ha fatto presente che non era possibile, così hanno iniziato a insultarlo.

Prima che dalle parole passassero ai fatti, l’uomo è sceso velocemente dall’autobus e mentre stava scappando gli hanno lanciato diversi oggetti contro. Successivamente sono intervenute le forze dell’ordine.

I sindacati chiedono maggiori controlli ai capolinea

A rendere nota l‘aggressione sono in sindacati Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl, che in una nota comune scrivono: "Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un incontro con l’Azienda, a seguito di un grave episodio accaduto a Sanremo venerdì 18 agosto all’una di notte, quando un gruppo di passeggeri extracomunitari, probabilmente alterati non sono scesi dal mezzo a fine corsa. Pretendevano che l’autista proseguisse, ed al rifiuto di quest’ultimo ad assecondare l’assurda richiesta lo hanno aggredito e costretto a rifugiarsi di corsa in deposito, lasciando il mezzo sulla fermata, bersagliato da lancio di oggetti contundenti”. I sindacati chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine sia sui mezzi che ai capolinea. "Non siamo disposti a tollerare episodi simili - concludono - pertanto chiediamo alle Istituzioni di intervenire tempestivamente”.

Fabrizio Tenerelli

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