La procura di Imperia non ha disposto alcuna autopsia sulla salma di Francesco Ventrella, imprenditore cinquantaseienne di Turi, nell’hinterland di Bari, morto lo scorso 25 novembre nel cortile dell’oleificio Fratelli Merano, di Lucinasco, nell’entroterra di Imperia, schiacciato dal rimorchio che stava tentando di agganciare al camion di sua proprietà, subito dopo aver scaricato le olive, quand’era ormai pronto a tornare a casa.
La salma, dunque, potrà essere al più presto riconsegnata alla famiglia per i funerali
Già da un primissimo sopralluogo del procuratore di Imperia, Alberto Lari, la dinamica dei fatti è apparsa subito molto chiara. Il tragico incidente, infatti, sarebbe stato provocato da un errore o da un malfunzionamento del sistema di aggancio del rimorchio.
Francesco, titolare di una ditta individuale
non ha fatto in tempo a scappare, il rimorchio si è mosso ed è rimasto schiacciato, senza alcuna via di scampo. La magistratura ha subito aperto una inchiesta per omicidio colposo – destinata a essere archiviata – allo scopo di effettuare tutti gli accertamenti del caso, ma al momento contro ignoti.
