Transizione ecologica

Bando di Regione Liguria per le comunità energetiche

Comunità energetiche: i fondi rivolti ai piccoli comuni. Ecco i vantaggi diretti delle CER per il territorio

Bando di Regione Liguria per le comunità energetiche
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Regione Liguria ha approvato in giunta regionale la convenzione con cui IRE SPA, agenzia tecnica regionale del gruppo Filse, accompagnerà i Comuni liguri con meno di 5 mila abitanti, le Camere di Commercio e gli Enti del settore regionale allargato (ASL, Enti Parco etc.) alla costituzione e all'avvio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o delle configurazioni individuali a distanza (modello: pubblico-pubblico). Il bando, che avrà una dotazione complessiva di 100 mila euro, aprirà l'8 gennaio e rimarrà attivo fino al 6 febbraio 2024.

 

I dettagli del bando per le Comunità Energetiche

In particolare, IRE SPA fornirà supporto alla configurazione con incontri dedicati sui territori, la definizione del modello ottimale, il supporto alla costituzione giuridica, lo schema di statuto e di regolamento. I richiedenti potranno beneficiare di un contributo di 25 mila euro in termini di servizio reso per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), di 5 mila euro per le configurazioni individuali (la configurazione individuale a distanza corrisponde alla rete virtuale di una CER per un singolo autoconsumatore). I progetti per essere ammissibili a contributo devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2024.

 

L'istituto in oggetto

Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Insomma, in questo modo si intende creare una rete decentralizzata in cui è richiesta la partecipazione attiva e consapevole di ogni cittadino: i membri della comunità sono impegnati nelle varie fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, promuovendo una gestione sostenibile dell’energia, all’interno di un nuovo modello energetiche

 

Sono tre i vantaggi diretti che arrivano dalla costituzione di questo istituto: innanzitutto, viene “ribaltato” il vecchio sistema con cui si vendeva l’energia prodotta in proprio alla distribuzione (al consumatore restavano le proverbiali “briciole”) e un sostanziale abbattimento dei costi in bolletta. Le comunità sono completamente rinnovabili e dunque, valore aggiunto, fanno bene al pianeta. In ultimo, rappresenterebbero un forte impulso all’economia locale: maestranze, progettisti, amministrazioni comunali: tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto beneficerebbero dell'indotto generato dalla costituzione dell’istituto e la crisi energetica rende il tutto ancora più appetibile. La genesi si trova nel decreto Milleproroghe che ha promosso in Italia la legge sulle comunità energetiche e le ha riconosciute anche nel nostro paese

"Una strada da perseguire"

«Le comunità energetiche sono una strada da perseguire per migliorare la produzione, il consumo e la stabilizzazione della rete, ottimizzando i consumi energetici - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico e all'Energia Alessio Piana -. Con l'avvio di questo iter intendiamo aiutare le realtà pubbliche, specie quelle piccole dell'entroterra, a farsi trovare pronte non appena verranno definite le normative nazionali e l’implementazione del bando Pnrr».

 

 

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