VENTIMIGLIA

Barriera autostradale e tunnel di Airole, il sindaco di Breil scrive a Di Muro

Obiettivo: mettere in luce due nodi cruciali che complicano la vita dei lavoratori e dei residenti transfrontalieri

Barriera autostradale e tunnel di Airole, il sindaco di Breil scrive a Di Muro

Il sindaco di Breil-sur-Roya e consigliere dipartimentale, Sébastien Olharan, ha scritto al collega Flavio Di Muro per mettere in luce due nodi cruciali che complicano la vita dei lavoratori e dei residenti transfrontalieri: la nuova barriera autostradale di Ventimiglia e l’infinita odissea dei lavori nei tunnel di Airole. Di seguito alcuni estratti della lettera. Partiamo dal pedaggio autostradale.

Dopo diversi anni di lavori, ha potuto inaugurare nel mese di luglio la nuova barriera di pedaggio e le nuove bretelle d’accesso all’autostrada – scrive Olharan nella missiva -. Nonostante i 50 milioni di euro investiti in questo cantiere, abbiamo potuto constatare che il traffico stradale è molto meni fluido di prima per gli automobilisti che entrano o escono dall’autostrada a Ventimiglia”.

La gestione dei flussi, così come il ritardo nell’apertura delle barriere di pedaggio

sembrano spiegare queste difficoltà. “Inoltre, il nuovo assetto mi sembra porre un vero problema di sicurezza nella misura in cui vi è un prolungamento obbligatorio tra i veicoli che escono dall’autostrada arrivando dalla Francia e quelli che entrano in autostrada. Ciò crea un grande rischio di collisione e contribuisce fortemente a congestionare il traffico”.

Il sindaco di Breil esprime preoccupazione in merito al tunnel di Airole

Dopo quattro anni di lavori, i sindaci del territorio transfrontaliero della val Roya avevano ottenuto, nel febbraio 2022, la soppressione della circolazione alternata nei tunnel d’Airole. Ci era stato allora indicato che i lavori rimanenti sarebbero stati ultimati prima del 31 marzo 2022. Oltre tre anni e mezzo più tardi, è doveroso constatare che il cantiere non è totalmente terminato e che la segnaletica è ancora al suo posto”.

Gli automobilisti sono dunque nell’impossibilità di sapere

in assenza di indicazioni chiare, se la velocità sia limitata a 30 o a 50 chilometri orari o se sia a 70 chilometri orari come prima. “Ciò crea una forte insicurezza giuridica per gli abitanti della Roya che hanno già subito una pioggia di multe a causa dei nuovi autovelox stradali. Mi sembra ormai indispensabile – aggiunge Olharan – che questo cantiere sia concluso, che la velocità sia ristabilita a 70 chilometri orari (senza autovelox) e che la vecchia strada sia rimessa in stato per ripristinare almeno un passaggio per le biciclette che non possono attraversare i tunnel”.

A conclusione della sua missiva, fa appello al collega Di Muro: “affinché possa portare la voce degli abitanti della Roya e sostenere le nostre rivendicazioni presso Anas, la società Concessioni del Tirreno, gestore dell’autostrada, e ogni autorità competente per rispondere a queste esigenze di mobilità e sicurezza”.