INTERVISTA ALLA DOTTORESSA DEMONTIS

Boom dei disturbi alimentari da pandemia, primi casi già tra i 10 e gli 11 anni

Crescono le persone affette da disturbi alimentari, in provincia di Imperia, complici anche gli “effetti collaterali” della pandemia

Boom dei disturbi alimentari da pandemia, primi casi già tra i 10 e gli 11 anni
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L'anoressia è al primo posto  dei disturbi alimentari

Crescono le persone affette da disturbi alimentari, in provincia di Imperia, complici anche gli “effetti collaterali” della pandemia. Nel 2021, infatti, sono stati 130 i pazienti trattati dalla Struttura semplice dipartimentale di nutrizione territoriale e disturbi alimentari di Asl 1. Sessantasei i nuovi  accessi, che corrispondono al 23 per cento in più rispetto al 2020.

Il dato è stato comunicato, oggi, dalla dottoressa Stefania Demontis

direttore della Struttura sanitaria, a margine della “XI Giornata fiocchetto lilla”, dedicata ai disturbi alimentari, che si è aperta, alle 10, al teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo e che vede l’intervento di numerosi specialisti.

“La maggior parte dei nuovi accessi - spiega il medico - riguarda casi di anoressia restrittiva, patologia che colpisce soprattutto le donne; seguono la bulimia e l’alimentazione selettiva. Per l’anoressia nervosa abbiamo constatato un notevole abbassamento dell’età, con un’insorgenza della malattia già tra i 10 e gli 11 anni, che può dare rapidamente luogo a patologie anche molto gravi, che si manifestano nel giro di un mese. In queste persone notiamo un coinvolgimento psicologico  importante, con concomitante sindrome di inadeguatezza,  talvolta depressione e crisi di panico”.

Crescono i fenomeni di bulimia nervosa con perdita di controllo sul cibo

senso di colpa e condotte eliminatorie; ma anche di “binge eating”, in cui il soggetto che perde il controllo sul cibo, non ha condotte di eliminazione, diventando così obeso. “L’alimentazione selettiva Arfid, il cui acronimo in inglese indica un disturbo evitante restrittivo della assunzione di cibo, è cresciuto nella seconda parte della pandemia, soprattutto nel 2021, quando dalla fase in cui si cucinavano torte o focacce, si è passati al desiderio di sentirsi sani. C’è, quindi, chi ha smesso di mangiare carboidrati, abbinando questo stile di vita a dei workout scaricati da internet per fare attività fisica, sempre alla ricerca di un corpo nel quale sentirsi a proprio agio. Un corpo, però, irraggiungibilmente perfetto, con il rischio di sviluppare delle ossessioni”.

In foto la dottoressa  Stefania Demontis

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