Botte ai poliziotti per una partita negata di beach volley, 2 arresti

Estate di fuoco per la Polizia di Frontiera: il caldo gioca davvero brutti scherzi e l'abuso di alcool ci va a nozze.

Botte ai poliziotti per una partita negata di beach volley, 2 arresti
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Botte ai poliziotti

Due arresti alla partita di beach volley

Estate di fuoco per la Polizia di Frontiera: il caldo gioca davvero brutti scherzi e l'abuso di alcool ci va a nozze. Come lo scorso 7 agosto, quando un vice sovrintendente e un agente, liberi dal servizio, si sono trovati, durante un'amichevole torneo di beach volley, a confrontarsi con alcuni stranieri, tra i quali un francese ed un monegasco.

Questi, alterati dall'eccesso di alcolici, dopo aver preteso di partecipare alla partita e ricevendo una risposta negativa, iniziavano ad insultare pesantemente i giocatori. Invitati con le buone ad allontanarsi, i due continuavano con ulteriori molestie verbali mentre uno di loro ha urinato attraverso la rete di recinzione del campo, attorno al quale si assiepavano numerosi spettatori tra i quali molti minori.

Gli agenti hanno riportato prognosi di pochi giorni

Pertanto, dopo essersi qualificati, i due dipendenti del settore allertavano la Sala Operativa che inviava una pattuglia. All'arrivo dei rinforzi i due stranieri davano in escandescenze, insultando, minacciando e colpendo gli agenti, con svariati manrovesci, causando loro lesioni guaribili in 5 e 7 giorni. I due venivano arrestati e processati per direttissima, quindi condannati uno ad un anno e l'altro ad un anno e due mesi di reclusione, con pena sospesa. Durante il dibattimento i due giovani si pentivano per il loro comportamento e si scusavano con la Polizia e la Giustizia italiane.

Nella mattinata successiva, ancora Personale dipendente fermava per controlli, nella stazione ferroviaria, due tunisini in arrivo dalla Francia: uno veniva arrestato perché non aveva ottemperato al divieto di re ingresso sul T.N. a seguito di espulsione del Prefetto di Bergamo, quindi processato e condannato ad otto mesi di reclusione, poi riammesso in Francia; l'altro, invece, veniva denunciato a piede libero perché trovato in possesso di un coltello a scatto con lama di 8 cm., successivamente messo a disposizione della Questura di Imperia e trasferito all'Hot Spot di Taranto.

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