Botte al barista che chiedeva il green pass, denunciati 3 giovani a Ventimiglia
Il quarto aggressore è stato individuato ma si è reso irreperibile e le sue ricerche sono in corso
Il barista è stato picchiato da un gruppo di clienti che non voleva mostrare il pass
Tre italiani di C.D. 35, A.G. 40 e Z.C. 59 anni, di Ventimiglia, sono stati denunciati dagli agenti del locale commissariato di polizia con l'accusa di lesioni aggravate per avere picchiato un barista di via Tenda, che verso le 18 di ieri ha chiesto il super green pass alla comitiva per entrare. I tre - tra questi un pensionato e un commerciante di frutta e verdura, tutti noti alle forze dell'ordine - non solo si sono rifiutati di esibire il certificato, ma dalle parole sono presto passati ai fatti, picchiando l'uomo con calci e pugni e prendendolo a sediate. Il barista è finito in ospedale ed è stato dimesso con prognosi di 15 giorni.
Sul posto erano presenti anche altri clienti del locale, che confermavano la versione della vittima e fornivano indicazioni sui responsabili. Le immediate ricerche hanno permesso di rintracciare subito due degli autori materiali: A.G. d 40 anni e C.D. 35 anni, che sono stati denunciati per lesioni aggravate in concorso.
Dalle testimonianze fornite è emerso inoltre che nel corso dell’aggressione, effettuata utilizzando anche bottiglie e suppellettili del locale, altri due uomini erano entrati nel bar ed avevano assistito al pestaggio, incitando gli aggressori a proseguire. Uno dei due è stato subito dopo individuato in Z.C. di 59 anni, che è stato denunciato per lesioni aggravate in concorso e minacce aggravate indirizzate ad altro dipendente dell’esercizio pubblico. Il quarto aggressore è stato individuato ma si è reso irreperibile e le sue ricerche sono in corso.
"È disumano aggredire un barista mentre fa il proprio lavoro solo perché, giustamente, chiede di mostrare il green pass - ha commentato il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino -. Massima solidarietà al barista aggredito: il suo coraggio e la sua professionalità sono un esempio per tutti noi".
Sul caso è intervenuta anche Confcommercio: "Un gesto da condannare senza alcun dubbio - afferma il segretario cittadino Dario Trucchi - esprimendo tutta la nostra solidarietà al collega ferito". Trucchi evidenza, però, come: "Questo episodio ripropone anche il problema dei controlli cui siamo delegati. Facciamo rispettare le regole anche per non chiudere nuovamente le nostre attività e ci mettiamo tutta la nostra buona volontà, ma non siamo pubblici ufficiali. È importante che anche gli imprenditori vengano tutelati e che, a fronte delle responsabilità che ci vengono assegnate, venga garantita la nostra sicurezza".