SCATTANO LE DENUNCE

Buoni emergenza Covid in regalo a Natale, diffamato il sindaco di Camporosso

Gibelli: "Mi vedo costretto a sporgere denuncia-querela per diffamazione contro chi ha diffuso notizie false"

Buoni emergenza Covid in regalo a Natale, diffamato il sindaco di Camporosso
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Il sindaco Gibelli di Camporosso interviene con una lettera aperta sulla questione

Cari concittadini, cari amici, da alcuni giorni circola in paese una voce falsa ed offensiva che riguarda la mia persona. Questa vile maldicenza colpisce non soltanto la mia immagine pubblica-istituzionale ma, purtroppo, anche la mia essenza più intima di uomo, con principi e valori ben saldi. Mi riferisco alla falsità infamante secondo cui nello scorso dicembre, a ridosso delle festività natalizie, il sottoscritto nella veste di Sindaco avrebbe consegnato ad alcune famiglie di Camporosso dei buoni spesa acquistati dal Comune durante l’emergenza Covid ed ancora nella disponibilità dell’Ente. Sono molte le falsità contenute in quella ricostruzione”.

Inizia così una lettera aperta del sindaco di Camporosso, Davide Gibelli, che a fronte della diffamazione venutasi a creare in questi giorni ha annunciato una serie di denunce querele. Il caso è nato, quando alcuni abitanti del centro storico, si sono rammaricati col primo cittadino, per quanto aveva compiuto.

“Non è vero che il sottoscritto ha consegnato buoni spesa acquistati dal Comune"

Non è vero che il sottoscritto ha consegnato buoni spesa acquistati dal Comune - prosegue Gibelli - non è neppure vero che sono state impiegate risorse pubbliche e tutto ciò è dimostrato dai documenti amministrativi che ogni cittadino potrà visionare con una semplice richiesta di accesso agli atti”.

Il sindaco spiega cosa è realmente a accaduto: “Nei giorni precedenti il Natale il sottoscritto, non in veste di Sindaco, ma di privato cittadino, ha donato tre buoni spesa pagandoli di tasca propria tramite bancomat, come risulta chiaramente dall'estratto del mio conto corrente personale. Si è pertanto trattato di un fatto privato, di una scelta tra le più intime di ogni individuo rispetto alla quale il mio ruolo pubblico e la Casa comunale nulla c'entrano. Per inciso, credo che tutti quelli che ne hanno la disponibilità, abbiano il dovere morale di aiutare coloro che hanno bisogno, così peraltro si riuscirebbe a raggiungere assai più persone delle tre che ho potuto raggiungere io a Natale”.

"Mi vedo costretto a sporgere denuncia-querela per diffamazione contro chi ha diffuso notizie false"

E ancora: Non è mai stato, in passato, mio costume pubblicizzare queste iniziative private, e neppure lo sarà per l’avvenire. In questa occasione sono però stato costretto a parlarne per ristabilire la verità. Sono giorni di grande sofferenza per me e per i miei familiari, ciononostante continuo a credere che le cattiverie non possano vincere, non debbano vincere. È per questo motivo che mi vedo costretto a sporgere denuncia-querela per diffamazione contro chi ha diffuso notizie false tese a minare la mia onestà e trasparenza. Con il male non si va da nessuna parte”.

F.T.

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